Islamabad (Pakistan), 5 nov. (LaPresse/AP) – Il tribunale antiterrorismo di Rawalpindi ha incriminato due poliziotti come nuovi sospetti responsabili dell’assassinio dell’ex primo ministro Benazir Bhutto. Lo ha fatto sapere il procuratore Zulfikar Ali, spiegando che entrambi sono accusati di non aver fornito la sicurezza necessaria alla leader dell’opposizione e di aver distrutto prove. Altri cinque sospetti sono già a processo in relazione all’omicidio, sono tutti membri dei Talebani in Pakistan. Sarà avviato un nuovo processo, in modo che i sette possano essere giudicati insieme. Il procuratore ha fatto sapere che un giudice ha letto le accuse ai sette presunti responsabili durante una sessione a porte chiuse a Rawalpindi, dove la ex premier è stata uccisa. L’omicidio è avvenuto il 27 dicembre 2007, con un attentato suicida e attacco con armi da fuoco durante una manifestazione, poche settimane dopo che la figlia del deposto primo ministro Zulfikar Ali Bhutto era tornata dall’esilio autoimposto.
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