Tripoli (Libia), 2 ott. (LaPresse/AP) – “Deploro l’emissione della red notice dell’Interpol e nego strenuamente le accuse presentate contro di me”. È quanto si legge in un’e-mail spedita da al-Saadi Gheddafi e trasmessa ad Associated Press dal suo avvocato Nick Kaufman. L’Interpol ha emesso la scorsa settimana la cosiddetta ‘red notice’ contro il figlio del raìs, allerta globale che permette alla stessa Interpol di collaborare con le forze dell’ordine dei singoli Paesi nella ricerca e nell’arresto. Le accuse su cui si basa sono appropriazione indebita e “intimidazione armata” al tempo in cui era a capo della Federazione di calcio libica. Al-Saadi era inoltre comandante delle forze speciali ed è stato colpito dalle sanzioni delle Nazioni unite per aver guidato unità militari coinvolte nella repressione delle manifestazioni.

Al momento si trova agli arresti domiciliari in Niger, dove si è rifugiato dopo che Tripoli è caduta in mano alle forze rivoluzionarie. Il padre e due suoi fratelli sono latitanti. Nell’e-mail, al-Saadi definisce il provvedimento una “chiara decisione politica”.

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