Ankara (Turchia), 20 set. (LaPresse/AP) – Una bomba è esplosa stamattina nella capitale turca Ankara, davanti a una scuola superiore nel quartiere Kizilay. Tre persone sono morte e 34 sono rimaste ferite, di cui cinque gravi, ma tra loro nessuno studente. Il ministro dell’Interno turco, Idris Naim Sahin, ha detto che si è trattato “molto probabilmente di un attacco terroristico”, come confermato dalla procura della capitale. I corpi delle tre vittime, ha spiegato Sahin, sono stati trovati in un edificio vicino a un’automobile esplosa. Il veicolo in questione era stato acquistato la settimana scorsa, ma non è ancora stato registrato.

“Ho sentito l’effetto dell’esplosione a circa 500 metri di distanza. Ho visto veicoli in fiamme e un uomo ferito mi ha detto che alcune persone hanno perso gambe e braccia”, ha raccontato il testimone Ekrem Erkoc, 42 anni.

La divisione turca della Cnn, citando anonimi funzionari del ministero dell’Interno, aveva riferito inizialmente che l’esplosione si era verificata su un minibus, mentre un testimone aveva rivelato di aver visto qualcuno lanciare una bomboletta a gas sotto alcuni veicoli parcheggiati. “Abbiamo avuto informazioni di una bomba collocata” su un veicolo che è esploso, ha poi chiarito il vicepremier Bulent Arinc. Un’auto è completamente bruciata e altre quattro sono state danneggiate. Nessuno ha finora rivendicato la responsabilità dell’attacco. La polizia di Ankara ha però fermato una donna sulla scena dell’esplosione che aveva gridato: “Lungo vita alla nostra lotta!”.

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