Stone Town (Tanzania), 10 set. (LaPresse/AP) – Un traghetto è affondato al largo della Tanzania dopo essere partito sovraccarico dal porto di Dar es Salam per dirigersi verso l’isola di Pemba, a nord di Zanzibar. Un giornalista di Itv, emittente televisiva locale, ha contato 189 corpi senza vita. l presidente di Zanzibar, Ali Mohammed Shein, ha detto che oltre 572 persone sono state salvate e la cifra conferma che a bordo c’erano molti più passeggeri dei 600 per cui era omologata.
La nave, M.V. Spice Islanders, è affondata in una zona con forti correnti in mare aperto intorno all’1 di notte ora locale. I residenti si sono accalcati lungo il molo di Stone Town, a Zanzibar, in attesa di ulteriori notizie delle persone ancora disperse. Un uomo gridava dicendo di aver perso 25 membri della sua famiglia, compresa la sorella, la moglie e i nipoti. Molte delle persone che si trovavano lì si sono dette arrabbiate per il fatto che è stato consentito alla nave di lasciare il porto nonostante fosse sovraccarica e chiedono le dimissioni del governo. Secondo quanto ha raccontato un sopravvissuto, Abdullah Saied, alcuni passeggeri si sono rifiutati di salire a bordo poco prima della partenza.
Nelle ore successive all’incidente il governo della Tanzania ha scoraggiato i giornalisti che intendevano riferire i fatti e ha provato a limitare le informazioni in merito. “Facciamo appello alla calma, il governo sta facendo del suo meglio per gestire la situazione, non c’è bisogno di scatenare il panico”, ha detto Mohammed Aboud Mohammed, dell’ufficio della vicepresidenza. Il presidente di Zanzibar ha dichiarato tre giorni di lutto nazionale.
Nel 2006 un’altra nave si era capovolta vicino all’isola di Zanzibar e centinaia di persone erano morte. L’isola di Pemba è spesso descritta come una delle migliori mete al mondo per gli appassionati di sub.
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