Dacca (Bangladesh), 5 set. (LaPresse/AP) – Il primo ministro indiano Manmohan Singh visiterà domani la capitale del Bangladesh, Dacca, dove discuterà del problema dell’isola di Votibari, ufficialmente territorio indiano ma nel mare del Bangladesh e in pratica abbandonata da entrambe le nazioni. Vittima di un’assurda mappa disegnata nel 1947 durante la partizione del subcontinente indiano, l’enclave non ha strade asfaltate, elettricità, ospedali o scuole. I residenti non ricevono aiuto né da India né da Bangladesh, e anni di tensioni regionali l’hanno scaraventata in un limbo. La visita di Singh a Dacca è vista come la possibile fine delle sofferenze per migliaia di persone intrappolate in decine di enclave in entrambi i confini.

“Viviamo qui da decenni, ma a nessuno importa di noi”, ha detto un residente, Jober Ali. “Non abbiamo uno Stato, non abbiamo un’identità, siamo in una terra di nessuno”. Nello specifico ci sono 111 enclave indiane nel territorio del Bangladesh e 51 in quello indiano, con una popolazione complessiva di 51mila persone. I residenti sono in pratica cittadini senza uno Stato e non ricevono servizi o aiuti da nessuno dei due Paesi.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata

Tag: