Stoccolma (Svezia), 26 lug. (LaPresse/AP) – “Papà, papà, qualcuno sta sparando”. Sono queste le ultime parole pronunciate da Gunnar Lunaker, 23 anni, che ai primi colpi di pistola sull’isola di Utoya era al telefono con il padre. Lunaker, originario di Bardu, nel nord della Norvegia, è una delle quattro vittime ufficiali della duplice strage i cui nomi sono stati annunciati oggi dalla polizia di Oslo. Roald Linaker, il padre del 23enne, lo ha descritto come un ragazzo pieno d’amore per le persone e per la vita all’aria aperta. “Gunnar – ha spiegato – era come un orsacchiotto, calmo e con uno spiccato senso dell’humor e tanto affetto per gli altri”.

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