Washington (Usa), 25 lug. (LaPresse/AP) – Repubblicani e democratici hanno presentato oggi due piani distinti sull’innalzamento del tetto del debito per prevenire il default che altrimenti arriverebbe il 2 agosto. I piani comprendono anche tagli alle spese per ridurre il deficit ma nessuno dei due propone aumenti delle tasse, come invece chiede da tempo il presidente Barack Obama. Nonostante questo la Casa Bianca ha annunciato di sostenere la proposta del leader della maggioranza democratica al Senato Harry Reid: taglio di 2,7 trilioni di dollari di spese governative e aumento del tetto del debito di 2,4 trilioni, sufficienti per arrivare fino al 2013 come voluto da Obama, oltre cioè le elezioni del 2012.
Proprio in quest’ultimo punto si differenzia il piano Gop, presentato pochi minuti prima dallo speaker della Camera, il repubblicano John Boehner. I Gop hanno proposto un programma in due fasi per innalzare subito il tetto del debito di un trilione di dollari e permettere poi un incremento maggiore il prossimo anno. Quest’ultimo dipenderebbe però dalla decisione del Congresso di approvare o meno i tagli a programmi come Medicare e ai sussidi per l’agricoltura. Il piano imporrebbe l’equivalente di 1,2 trilioni di dollari in tagli alle agenzie domestiche nei prossimi dieci anni e porterebbe alla creazione di un gruppo di deputati che consiglierebbero tagli ai sussidi da votare entro la fine di dicembre.
Il portavoce della Casa Bianca Jay Carney, ha definito la proposta di Reid “un compromesso responsabile… che dovrebbe ricevere il supporto di entrambi i partiti”. Boehner ha detto invece che il suo piano non è perfetto ma garantisce tagli alla spesa maggiori dell’aumento del tetto del debito e non prevede aumenti delle tasse.
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