Gerusalemme, 9 lug. (LaPresse/AP) – Il ministero dell’Interno israeliano ha detto che tutti gli attivisti detenuti all’aeroporto internazionale di Tel Aviv saranno mandati presto a casa. Negli ultimi due giorni sono state interrogate oltre 400 persone arrivate nel Paese per partecipare a quella che loro descrivono come una missione di pace che porti all’attenzione l’occupazione israeliana in Cisgiordania. Secondo i numeri forniti dalla polizia, 124 sono stati arrestati, sei sono stati subito rispediti a casa e il resto è stato autorizzato a entrare. Oggi sono arrivate altre 35 persone dalla Germania e a loro, dice il portavoce della polizia Hillel Sertouk, è stato negato l’ingresso. Sertouk ha poi respinto le accuse degli attivisti su maltrattamenti che sarebbero avvenuti in aeroporto, precisando che “tutto è stato fatto con gentilezza e umanità”.
Gli organizzatori di ‘Welcome to Palestine’ hanno fatto sapere ieri che meno di 10 persone, delle oltre 600 che volevano entrare in Israele per raggiungere la Cisgiordania, sono state ammesse nel Paese. In una nota rilasciata dall’organizzazione, le azioni per impedire l’accesso sono state definite “provocatorie, illegali e ricattatorie”.
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