Tripoli (Libia), 1 lug. (LaPresse/AP) – Il figlio di Muammar Gheddafi, Seif el-Islam, ha negato che lui o il padre abbiano ordinato l’uccisione di manifestanti civili durante le proteste nel Paese, accusa formulata dalla Corte penale internazionale dell’Aia. In un’intervista al canale televisivo russo Rt trasmessa su internet, Seif al-Islam ha spiegato che i manifestanti sono morti quando hanno cercato di entrare in siti militari e le guardie hanno aperto il fuoco rispettando l’ordine di legittima difesa. Il figlio del colonnello ha anche accusato le nazioni occidentali di essere intervenute in Libia solo per l’interesse del petrolio e di altre risorse del Paese. Il loro obiettivo, ha aggiunto, “è quello di controllare la Libia”. Lunedì scorso la Corte penale internazionale ha emesso un mandato d’arresto per Gheddafi, il figlio e il capo dell’intelligence Abdullah al-Sanoussi per crimini contro l’umanità.

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