Marco Durante, presidente LaPresse: "La nostra azienda è costruita sul pluralismo e opera in un mercato florido dove, se sei capace, è possibile fare business"

Un riconoscimento a personalità e player globali del mondo dei media, del business e dell’eccellenza internazionale. È il ‘Business Care International Award 2023’, giunto alla sua quinta edizione e presentato oggi a Montecitorio. Il premio “è stato creato per dare un riconoscimento alle aziende e ai talenti italiani, soprattutto quelli che lavorano tra l’Italia  gli Stati Uniti, per accompagnarli nel loro percorso”, ha spiegato l’ideatore Massimo Veccia, fondatore di Learn Italy Group, la grande rete di scuole di lingua e cultura italiana che opera tra l’Italia, gli Usa e il resto del mondo. I vincitori, ancora top secret, riceveranno il Business Care International Award nell’ambito di tre eventi principali e altri eventi correlati. Le cerimonie di premiazione si terranno il 4 febbraio 2023 a New York, il 4 maggio 2023 a Roma e il 15 giugno 2023 a Milano.

È noto invece il nome di chi riceverà il premio come talento emergente, che quest’anno sarà Antonella Martino, membro dell’Association of american editorial cartoonists e candidata 2021 al premio Pulitzer nella categoria ‘Visual cartooning’. A presentare questa quinta edizione, oltre a Veccia, erano presenti oggi alcuni sostenitori e partner dell’iniziativa: il deputato della Lega Nicola Ottaviani, il fondatore e presidente di LaPresse Spa Marco Durante, la vicedirettrice del Tg2 Rai Mariarita Grieco, il responsabile delle relazioni istituzionali di Ita Pietro Caldaroni.

Il presidente e fondatore di LaPresse, Marco Durante. (Foto: Cecilia Fabiano / LaPresse)

“Questa iniziativa, mai come in questi momento, rappresenta un ponte di comunicazione e scambio di esperienze e conoscenze con gli Stati Uniti, la più grande patria delle libertà e delle democrazie occidentali”, ha osservato l’onorevole Ottaviani, mentre il presidente di LaPresse, Marco Durante, ha sottolineato: “La nostra azienda è costruita sul pluralismo e opera in un mercato florido dove, se sei capace, è possibile fare business. Noi abbiamo investito molto negli Stati Uniti aprendo sedi a New York, Washington, Los Angeles, Detroit e Miami. Vogliamo fare in modo che gli italiani e le imprese che vivono e operano in America siano coinvolti nel sapere cosa succede in Italia e viceversa. E possano contare su un comunicazione capace di mettere in rete notizie, video e foto per raggiungere migliaia di testate nel mondo”.

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