L'analisi dell'Istat, l'indice diminuisce per il terzo mese consecutivo. Attese sulla situazione economica dell'Italia
E’ in calo la fiducia dei consumatori e delle imprese ad aprile 2025. Secondo l’Istat sia il clima di fiducia dei consumatori che l’indicatore composito del clima di fiducia delle imprese sono stimati in diminuzione, da 95 a 92,7 e da 93,2 a 91,5. L’ultimo mese in aumento quindi è stato a gennaio 2025.
Tra i consumatori si evidenzia un diffuso peggioramento delle opinioni, soprattutto quelle sulla situazione economica generale. Il clima economico scende da 93,2 a 89,6, il clima personale diminuisce da 95,7 a 93,9, quello corrente flette da 97,9 a 95,4 e quello futuro cala da 91,1 a 89,1. Con riferimento alle imprese, la flessione risulta più marcata nei servizi che nell’industria. In particolare, il clima di fiducia delle imprese dei servizi di mercato scende da 94,3 a 91,4 e l’indice del commercio al dettaglio cala da 103,8 a 101,8; nelle costruzioni la fiducia diminuisce da 104,6 a 103,6, mentre nel settore manifatturiero il calo è meno accentuato, da 86,0 a 85,7. Nelle costruzioni si registra un peggioramento delle attese sull’occupazione.
“Ad aprile 2025 l’indice di fiducia delle imprese diminuisce per il terzo mese consecutivo, portandosi al livello più basso da marzo 2021 – rileva l’Istat – il calo è dovuto ad un peggioramento diffuso a tutti i settori; gli unici segnali debolmente positivi di questo mese provengono dal giudizio sugli ordini nella manifattura e dalle attese sulle vendite nel commercio al dettaglio”. Questo altro calo consecutivo della fiducia dei consumatori esprime “un generalizzato peggioramento delle opinioni dei consumatori, in particolare delle attese sulla situazione economica dell’Italia e delle valutazioni sull’opportunità di risparmiare nella fase attuale”.
Servizi, fatturato -1,3%
A febbraio per il settore dei servizi si stima una diminuzione in termini congiunturali dell’1,3% sia in valore sia in volume, con una dinamica negativa sia nel commercio all’ingrosso (-1,3% sia in valore sia in volume) sia negli altri servizi (-1,4% in valore e -1,3% in volume). Nei servizi si osservano diminuzioni tendenziali dell’1,2% in valore e del 2,7% in volume. Nel commercio all’ingrosso scende il fatturato in valore (-2,6%) ed in volume (-3,6%), mentre negli altri servizi si registra un aumento su base annua in valore (+0,6%) e una flessione in volume (-2,6%).
Industria, fatturato -0,4%
A febbraio 2025 il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisce in termini congiunturali dello 0,4% in valore e dell’1,3% in volume. Si registrano flessioni sul mercato interno (-1,3% in valore e -2,2% in volume) ed incrementi su quello estero (+1,2% in valore e +0,3% in volume). Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a febbraio un aumento congiunturale per i beni strumentali (+2,5%) e per l’energia (+0,2%), mentre risultano in diminuzione i beni intermedi (-1,1%) e i beni di consumo (-2,7%).
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