L'euro più forte sul dollaro favorisce la discesa delle quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi

L’euro più forte sul dollaro abbassa il prezzo di benzina e diesel, con le quotazioni internazionali dei prodotti petroliferi in discesa. A questo si aggiunge – spiega l’analisi di ‘Quotidiano energia’ – l’assorbimento del rialzo delle accise sui carburanti, dopo lo stop dello sconto scattato dal primo gennaio. La benzina e il diesel mostrano infatti prezzi perlopiù stabili che, in modalità ‘servito’, girano sulla soglia dei 2 euro al litro

“In attesa di recepire le ultime variazioni – osserva ‘Quotidiano energia’ – il monitoraggio dei prezzi praticati alla pompa mostra medie poco mosse dopo aver completato l’assorbimento del rialzo delle accise“. In particolare – in base all’elaborazione di ‘Quotidiano energia’ sui dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi del ministero delle Imprese e del made in Italy – il prezzo medio nazionale della benzina in self service è 1,820 euro al litro; il prezzo medio del diesel self è a 1,877 euro al litro. Per quanto riguarda la modalità con il servizio, per la benzina il prezzo medio è 1,966 euro al litro; la media del diesel è 2,022 euro al litro. I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,794 e 0,815 euro al litro. Il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,183 e 2,597 al kg. 

Codacons: “In autostrada prezzi oltre 2,5 euro litro”

I prezzi dei carburanti in autostrada volano alle stelle e superano i 2,5 euro al litro. La denuncia è del Codacons che sta portando avanti un monitoraggio sull’andamento dei listini e che sulla questione legata agli aumenti di benzina e diesel ha presentato un esposto all’Antitrust affinché possa “accertare eventuali pratiche scorrette o cartelli anti-concorrenza”.

“I listini dei carburanti continuano a mantenersi su livelli elevatissimi – dice il Codacons – al punto che in autostrada il prezzo del gasolio in modalità servito supera in molti distributori i 2,4 euro al litro, sfondando sulla A14 il tetto dei 2,5 euro”. Sulla A1 – continua l’associazione dei consumatori – “la verde arriva a costare 2,369 euro al litro col servito, il gasolio 2,449 euro al litro; situazione analoga sulla A4 dove un litro di benzina arriva a 2,384 euro, il diesel 2,459 euro. Sulla A21 il gasolio è a 2,499 euro al litro, ed è a 2,471 euro al litro sulla A13. Sulla A14 i listini hanno sfondato la soglia psicologica dei 2,5 euro al litro: benzina 2,444 euro, gasolio 2,531 euro”. 

Sull’andamento anomalo dei listini il Codacons, dopo la denuncia a 104 Procure e Guardia di Finanza, ha presentato un esposto all’Antitrust chiedendo di “aprire un’istruttoria per accertare eventuali pratiche scorrette o cartelli anti-concorrenza”. In particolare l’associazione ha chiesto all’Antitrust di “verificare con sollecitudine l’esistenza di eventuali intese vietate e porre subito un freno a tali condotte che stanno arrecando dei gravi danni ai consumatori”. Secondo il Codacons questo genera “un duplice danno alla collettività: da un lato fa aumentare la spesa per il pieno, dall’altro porta ad effetti indiretti sull’inflazione attraverso incrementi dei prezzi al dettaglio, considerato che in Italia l’85% della merce viaggia su gomma”.

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