Il governo studia ipotesi per la flessibilità in uscita
Coinvolgimento degli istituti finanziari, delle banche e delle assicurazioni, fatto non per una questione ideologica ma per il rispetto dei vincoli di bilancio, visto che è di 10 miliardi la stima dei costi previsti per la flessibilità in uscita. Lo avrebbe detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Tommaso Nannicini, stando a quanto riferito da fonti presenti a una riunione con il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti con Cgil, Cisl e Uil. L'ipotesi del Governo sarebbe l'anticipo finanziario della pensione netta per gli anni che mancano alle pensione di vecchiaia. Nessuna penalizzazione, ma solo una rata di ammortamento di 20 anni, con la copertura assicurativa e una detrazione fiscale sulla parte del capitale anticipato per alcuni soggetti più deboli e meritevoli di tutela. Il tavolo con i sindacati dovrebbe proseguire il 23 giugno.
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