Milano, 12 set. (LaPresse) – “L’Eurogruppo riafferma che la riduzione delle tasse sul lavoro è una chiara priorità politica”. E’ quanto si legge nella nota diffusa al termine dell’Eurogrupp, in cui si auspica anche uno scambio delle migliori pratiche a livello comunitario. A novembre, partendo da questi principi a novembre nelle leggi di bilancio dei Paesi ed a Primavera 2015 si monitoreranno queste riforme. Nel corso della conferenza stampa successiva all’Eurogruppo di Milano, Mario Draghi, presidente della Bce, ha spiegato che “Per far sì che ritormino gli investimenti bisogna porre l’accento sulle riforme strutturali, che devono essere più ambiziose”. Per Draghi la riforme “sono urgenti” e per questo “i Paesi dovranno implememtare in modo determinato le raccomandazioni della Commissione Ue”. Il numero uno dell’Eurotower ha ribadito che “nessuno stimolo monetario” può riportare la crescita “se non ci saranno riforme strutturali serie”. Il presidente dell’organismo che raccoglie i ministri delle Finanze dell’eurozona, l’olandese Jeroen Dijsselbloem, ha spiegato che l’area della moneta unica “è entrata in una nuova fase” per la quale “siamo tutti d’accordo che si deve spingere la crescita e creare posti di lavoro”. Per il commissario Ue Jyrki Katainen, considerato un ‘falco’ del rigore, “il Patto di stabilità permette la flessibilità, ma in base a determinati criteri” e “come abbiamo visto in passato si può fare molto anche all’interno delle regole”.
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