Roma, 23 mag. (LaPresse) – Ad aprile le retribuzioni contrattuali orarie rimangono invariate rispetto al mese precedente e aumentano dell’1,2% nel confronto dello stesso mese del 2013. Lo rileva l’Istat. La variazione annua delle retribuzione contrattuali annue ad aprile risulta la più bassa a oltre 30 anni, ossia dall’inizio delle serie storiche nel 1982. Ad aprile l’inflazione era stata pari allo 0,6% annuo. Complessivamente, nei primi quattro mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell’1,4% rispetto al corrispondente periodo del 2013.

Alla fine di aprile sono in attesa di rinnovo 45 contratti relativi a circa 7,9 milioni di lavoratori dipendenti. Tra questi, 15 contratti riguardano la Pubblica amministrazione e interessano circa 2,9 milioni di impiegati pubblici. L’Istat precisa che la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 61,6% nel totale dell’economia e del 50,3% nel settore privato. Sempre alla fine di aprile i contratti collettivi nazionali di lavoro in vigore per la parte economica riguardano il 38,4% degli occupati dipendenti e corrispondono al 37,6% del monte retributivo osservato dall’aindagine Istat. Tra i contratti monitorati, nel mese di aprile è stato recepito un solo accordo e nessuno è scaduto.

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