Roma, 13 dic. (LaPresse) – La ricchezza netta delle famiglie italiane è caduta, a prezzi costanti, del 9% dal 2007. Lo riferisce la Banca d’Italia, evidenziando che la ricchezza complessiva è ulteriormente diminuita nel primo semestre dell’1 per cento, in termini nominali, rispetto allo scorso dicembre, dopo che già nel 2012 si era registrata sull’anno precedente una flessione dello 0,6 per cento, a prezzi correnti, e, in termini reali, del 2,9%. Via Nazionale precisa che i dati di gennaio-giugno 2013 sono ancora da considerare preliminari. Alla fine del 2012 la ricchezza netta delle famiglie italiane era pari a circa 8.542 miliardi di euro, corrispondenti in media a 143 mila euro pro capite e a 357 mila euro per famiglia. Nonostante il calo degli ultimi anni, le famiglie italiane mostrano nel confronto internazionale un’elevata ricchezza netta, pari nel 2011 a 7,9 volte il reddito lordo disponibile: questo rapporto è comparabile con quelli di Francia, Regno Unito e Giappone e superiore a quelli di Stati Uniti, Germania e Canada. Il rapporto fra attività reali e il reddito disponibile lordo, pari a 5,5, è inferiore soltanto a quello delle famiglie francesi. Relativamente basso risulta il livello di indebitamento (82 per cento del reddito disponibile), “nonostante i significativi incrementi degli ultimi anni”, scrive palazzo Koch.

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