Roma, 16 ott. (LaPresse) – Negli ultimi mesi “sono emersi per l’economia italiana alcuni segnali qualitativi positivi” e “nel trimestre estivo il ritmo di caduta del Pil dovrebbe essersi pressoché annullato”. Lo scrive nel Bollettino economico di ottobre la Banca d’Italia, precisando che “si profila la possibilità di un’inversione di tendenza dell’attività economica entro la fine dell’anno, cui la ripresa degli investimenti fornirebbe un contributo significativo”.
La ripresa dell’Italia dovrebbe arrivare anche “in virtù del miglioramento del ciclo economico europeo”, spiegano gli economisti di via Nazionale, che aggiunge che “il giudizio delle imprese sulle condizioni per investire è migliorato, tornando su valori prossimi a quelli precedenti la crisi dell’estate del 2011, sia nell’industria sia nei servizi”. Inoltre, si legge ancora nel Bollettino, “il calo della produzione industriale è proseguito in luglio e, in misura minore, in agosto”.
FRENO DA TENSIONI SU CREDITO. Bankitalia spiega che le condizioni del credito in Italia “sono ancora tese” e queste “tensioni sull’offerta di prestiti restano un freno alla ripresa”, con “la flessione dei finanziamenti alle imprese e alle famiglie è proseguita”. Per Palazzo Koch “qualche segnale di attenuazione delle difficoltà di accesso al credito è riportato dalle imprese nei sondaggi, ma l’offerta di prestiti, che continua a risentire del peggioramento del rischio di credito dovuto al prolungarsi della recessione, è destinata a migliorare solo gradualmente”.
RIFORME O SI FALLISCONO TARGET. Per raggiungere gli obiettivi di bilancio degli anni 2015-17 servono “una crescita superiore alle previsioni di consenso” e “il pieno realizzarsi degli effetti delle riforme strutturali introdotte nel passato biennio e un significativo miglioramento degli spread sui nostri titoli di Stato”, scrive la Banca d’Italia. “Il concretizzarsi di queste ipotesi – evidenzia via Nazionale – richiederà la stabilità del quadro interno e la continuità del processo di riforma”.
IMPERATIVO E’ AGGANCIARE RIPRESA. “È essenziale non disperdere le opportunità offerte dal miglioramento del quadro congiunturale dell’area dell’euro e dai primi segnali di stabilizzazione in Italia”, afferma il Bollettino, “va colta l’occasione offerta dal quadro congiunturale”, con le politiche di sostegno alla liquidità delle imprese che “stanno avendo effetti favorevoli”.
CALO OCCUPAZIONE SI ATTENUA. Per Bankitalia “la caduta dell’occupazione, intensa nel primo trimestre di quest’anno, si è attenuata nel secondo”, ma in aprile-giugno 2013 il numero di disoccupati è stato pari a circa 3,1 milioni, il valore più elevato dal 1992, anno di inizio delle serie storiche.
CONFERMATO PIL 2013 A -1,9%. “Se l’attività economica restasse sul livello raggiunto nel secondo trimestre”, nel complesso del 2013 il prodotto diminuirebbe dell’1,9 per cento, sottolinea via Nazionale, confermando le precedenti stime.
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