Pechino (Cina), 6 set. (LaPresse/AP) – Lo yuan è diventata una delle dieci monete più scambiate al mondo. Nel 2013 la valuta cinese si è piazzata al nono posto, stando alla classifica stilata dalla Banca dei regolamenti internazionali, che ha spiegato che l’ingresso è avvenuto a seguito di una “significativa espansione” del trading off-shore. Nel 2010, anno dell’ultima indagine in merito della Bri, lo yuan era appena in 17esima posizione. Il valore dei traffici in valuta cinese è salito a 120 miliardi di dollari al giorno ad aprile 2013, più di tre volte tanto rispetto ai 34 miliardi di dollari rilevati tre anni fa. Si tratta tuttavia di una cifra irrisoria rispetto alla valuta statunitense, che viene scambiata per 4.700 miliardi di dollari al giorno. Secondo la Bri “l’aumento più significato della quota di mercato tra le principali valute emergenti” è stato registrato dal peso messicano, che si posiziona all’ottavo posto. Il rapporto rileva inoltre come gli scambi in euro, dopo la crisi del debito, siano calati portando l’eurozona alla quota di mercato più bassa dal 1990. Lo yuan non è ancora pienamente convertibile ma i leader cinese stanno gradualmente tentando di trasformare la valuta per renderna internazionale e alternativa al dollaro.
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