Milano, 27 mag. (LaPresse/Finanza.com) – La Borsa di Milano ha chiuso in rialzo una seduta senza grandi scossoni complici le chiusure per festività di Londra e Wall Street e l’assenza di spunti macro significativi. Il listino milanese ha praticamente snobbato il tonfo di Tokyo, dove il Nikkei ha lasciato sul parterre oltre 3 punti percentuali in scia al rafforzamento dello yen sul dollaro, di riflesso all’incertezza sul futuro della politica monetaria della Federal Reserve. In settimana Bruxelles dovrebbe chiudere la procedura di deficit eccessivo dell’Italia per mettere fine alla vertenza aperta nel 2009. Una decisione che darà nuovi margini di manovra al governo Letta per tornare a far crescere il Paese. Sul secondario lo spread Btp-Bund, partito a 270 punti base, è sceso sotto quota 265 punti base. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha guadagnato l’1,55% a 17.159 punti (massimi intraday).
Galassia Fiat brillante: il titolo del gruppo delle quattro ruote ha guadagnato il 4,15% a 5,645 euro, Exor è avanzata del 3,42% a 24,83 euro. A movimentare i titoli le indiscrezioni riportate nel fine settimana dal Wall Street Journal. Secondo il quotidiano americano, Sergio Marchionne starebbe preparando una maxi operazione da 20 miliardi di dollari per salire al 100% di Chrysler e per quotare a Wall Street la società che nascerà dalla fusione tra Fiat e il gruppo automobilistico di Detroit. Secondo il Wsj, Marchionne avrebbe già contattato Goldman Sachs, Bank of America, Deutsche Bank e altre banche per l’eventuale finanziamento di questa operazione definita complicata ma alla portata del top manager. Acquisti sul settore bancario: Unicredit ha guadagnato il 2,15% a 4,182 euro, Banco Popolare l’1,91% a 1,176 euro, Monte dei Paschi l’1,75% a 0,233 euro, Ubi Banca l’1,83% a 3,338 euro, Intesa SanPaolo l’1,52% a 1,404 euro, Mediobanca l’1,26% a 5 euro.Salvatore Ferragamo (+3,15% a 24,25 euro) in luce dopo l’intervista concessa dal presidente Ferruccio Ferragamo a Les Echos. “Il nostro obiettivo è quello di concentrarci sullo sviluppo del nostro marchio – ha rimarcato Ferragamo al quotidiano francese – e non è nostra intenzione creare o unirsi a un gruppo multinazionale”. Circa le prospettive di crescita nelle varie aree geografiche, il presidente della maison del lusso ha posto l’accento sull’importanza della Cina dove il gruppo è presente in modo capillare, comprese le zone meno conosciute che registrano il tasso di crescita molto più elevato rispetto alla media. Nel complesso la regione Asia-Pacifico rappresenta ormai il 36% delle vendite del gruppo.
Telecom Italia (+0,64% a 0,633 euro) sotto i riflettori in attesa della riunione del Cda in programma per giovedì 30 maggio, chiamato a prendere una decisione definitiva sullo scorporo della rete. Enrico Cucchiani, ceo di Intesa Sanpaolo azionista della holding Telco che detiene il 22,4% del colosso tlc, ha dichiarato che tutte le opzioni di valorizzazione di Telecom saranno esaminate compresa l’integrazione con 3Italia. Il top manager ha poi spiegato come Intesa abbia accompagnato l’azienda in un percorso, ma ha avvertito che quando si presenteranno le condizioni per l’uscita saranno valutate. In controtendenza la Banca Popolare di Milano cha ha lasciato sul parterre lo 0,56% a 0,442 euro. Tra gli altri titoli, tonico Mediaset che sale a 2,436 euro (+3,92%).
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata