Torino, 12 apr. (LaPresse) – “Il Paese è a pezzi, il tempo è scaduto”. E’ la denuncia di Vincenzo Boccia, presidente Piccola industria di Confindustria, che oggi a Torino è intervenuto al convegno ‘Un’italia industriale in un’Europa più forte’. “Il nostro Pil – ha proseguito – è sceso di oltre l’8 percento dal 2007 e questo, in termini di ricchezza prodotta, significa aver perso piu; di 100 miliardi di euro in valore assoluto con un Pil per abitante che e’ tornato ai livelli del 1997 ossia quelli di 16 anni fa”. “Solo negli ultimi 6 anni – ha sottolineato – hanno cessato la loro attività piuù di 70mila imprese manifatturiere, e, quel che più preoccupa, stiamo assistendo ad un ritmo delle chiusure in crescita, al pari delle sofferenze bancarie”.
Boccia ha poi aggiunto, parlando della instabile situazione economica e politica del Paese: “Come si può continuare nelle tattiche di chi non vuole il governissimo, chi non vuole “il governicchio”, chi non vuole nessun governo ad eccezione del proprio, mentre il Paese soffre?”. “Se i partiti – ha aggiunto – non capiscono i rischi che stiamo correndo, se continuano a rifiutarsi di lavorare insieme, abbiamo di fronte una difficoltà enorme. Non è possibile fingere di non vedere il problema per non assumersi la responsabilità di agire”. “Non si può continuare – ha proseguito – a non avere alcuna ipotesi di accordo tra forze politiche divise da rancore, perché in questo modo non si riesce a costruire nulla, si demolisce soltanto”.
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