Roma, 5 ago. (LaPresse) – “L’Italia ce la farà, ma solo se saprà ritrovare fiducia”. Lo afferma il governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, intervistato da Repubblica. “Per ora l’Italia – spiega – non ha bisogno di ricorrere al Fondo salva-spread. Monti è sulla strada giusta, ma ora deve accelerare sulle riforme. Purtroppo l’emergenza non è finita. E l’economia peggiora ovunque, nel mondo. Anche Il 2013 sarà un anno di recessione”. “Se i mercati si convincono che la svolta c’è stata – spiega Visco – se l’Italia non defletterà dalla disciplina sui conti pubblici e rafforzerà l’impegno per rimuovere i fattori che impediscono al Paese di crescere, allora l’intervento del Fondo non servirà. Dipende molto da noi”.
“Il nostro Paese – ha detto ancora Visco – ha compiuto passi importanti, anche dal punto di vista del recupero di credibilità internazionale. Direi che siamo sulla buona strada, ma dobbiamo stare molto attenti a non perderci. Vede, io l’ho già detto altre volte ma lo voglio ripetere: l’emergenza non è affatto finita. Ci siamo ancora dentro”. Un’emergenza, spiega, di tipo finanziario ed economica “e non solo italiana”. Per cercare di uscire dalla “spirale più rigore-più recessione”, per Visco è necessario “imparare a produrre meglio, con meno risorse a disposizione. Nel farlo – dice dobbiamo sapere che andiamo contro interessi e mentalità conservatrici. Dobbiamo superarli”. “Bisogna imparare – aggiunge – a fare interventi selettivi, e ad evitare la filosofia dei tagli lineari”, serve “un modo nuovo e inesplorato di affrontare i problemi. Serve quello che io chiamo uno spirito nuovo”.
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