L'autrice è scomparsa il primo aprile, il giorno stesso in cui ha appreso di essere candidata al riconoscimento col suo 'Come d'aria'
Scomparsa lo scorso 1 aprile a 55 anni, il giorno stesso in cui ha appreso di essere candidata al premio Strega, Ada D’Adamo nel corso della sua carriera ha lavorato principalmente nel mondo del teatro e della danza contemporanea, scrivendo diversi saggi, molti dei quali sul ruolo del corpo nell’arte e nella danza, e si è occupata della produzione e promozione di spettacoli teatrali in collaborazione con associazioni come l’Ente teatrale italiano e il Romaeuropa Festival. D’Adamo, nata a Ortona nel 1967, si trasferisce a Roma dove si diploma al Corso di Avviamento dell’Accademia nazionale di danza e dove consegue due lauree: una in Lettere all’Università La Sapienza e una in Discipline dello Spettacolo. D’Adamo è stata molto attiva anche nell’ambito della letteratura per l’infanzia, collaborando principalmente con la casa editrice Gallucci.
La figlia Daria
Nel 2005, l’autrice diventa madre di Daria, alla quale, solo dopo la nascita, viene diagnosticata un’oloprosencefalia, malattia caratterizzata da una grave malformazione cerebrale rendendola completamente invalida. Spinta dalle difficoltà incontrate, insieme al compagno, nel crescere e aiutare la figlia, nel febbraio del 2008 D’Adamo decide di scrivere una lettera di sfogo a Corrado Augias, allora curatore di una rubrica su Repubblica, in cui denuncia l’insufficiente tutela nei confronti delle famiglie con figli disabili in Italia, auspicando l’introduzione di leggi che tutelino il diritto all’aborto e nella quale ammette che lei stessa avrebbe interrotto la propria gravidanza se le fosse stato possibile.
Il libro vincitore del premio
‘Come d’aria’, vincitore del premio Strega 2023, è il suo primo romanzo autobiografico. La scrittrice ne inizia la stesura tra il 2013 e il 2014, ispirandosi proprio al suo rapporto con la figlia Daria. Il libro si incentra proprio sulla figlia Daria il cui destino è segnato sin dalla nascita da una mancata diagnosi e sull’autrice, Ada, che sulla soglia dei cinquant’anni scopre di essersi ammalata. Questa scoperta diventa occasione per lei di rivolgersi direttamente alla figlia e raccontare la loro storia. Tutto passa attraverso i corpi di Ada e Daria: fatiche quotidiane, rabbia, segreti, ma anche gioie inaspettate e momenti di infinita tenerezza. Le parole attraversano il tempo, in un costante intreccio tra passato e presente. Un racconto di straordinaria forza e verità, in cui ogni istante vissuto è offerto al lettore come un dono. Una volta ultimato, il libro è stato pubblicato dalla casa editrice Elliot nel gennaio di quest’anno. Il 1º marzo, ‘Come d’aria’ è stato ufficialmente incluso tra le candidature al Premio Strega, su proposta della scrittrice e giornalista Elena Stancanelli. Dopo essere stato incluso dal comitato direttivo del premio nella dozzina dei libri semifinalisti, è entrato nella cinquina finalista. Il 24 maggio, il libro è stato insignito del premio Mondello nella sezione ‘Autore italiano’, per poi ricevere una menzione speciale al Premio Campiello e il Premio Strega Giovani. D’Adamo muore la notte del 1º aprile a causa delle complicanze dovute alla sua lunga malattia. Al 24 marzo risale la sua ultima uscita in pubblico al museo delle genti d’Abruzzo a Pescara, dove era stata invitata per le celebrazioni del cinquantesimo anniversario dei premi Flaiano. In seguito alla notizia della scomparsa dell’autrice, l’organizzazione del Premio Strega ha annunciato che ‘Come d’aria’ sarebbe rimasto comunque in gara, così facendo è stato possibile assegnarle il premio postumo.
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