Erano in fila per essere visitati dallo staff sanitario di Medici Senza Frontiere

Fermati e poi rilasciati. Diciassette migranti sbarcati a Catania dalla nave Diciotti ad agosto, destinati alla comunità della Caritas di Rocca di Papa e fuggiti dalla stessa, sono stati prelevati venerdì mattina dal centro di accoglienza Baobab di Roma.

Un vero e proprio blitz, come racconta sul suo profilo Facebook l'associazione: "Mentre seguivamo le notizie provenienti dallo sgombero di via Raffaele Costi, quattro blindati, un bus e sette macchine della Digos sono arrivati al nostro presidio. Agenti in tenuta antisommossa hanno caricato di forza 16 ragazzi sul bus mentre questi erano in fila per essere visitati dallo staff sanitario di Medici Senza Frontiere". L'associazione parla infatti di 16 ragazzi eritrei, arrivati in Italia sulla nave Diciotti, mentre il diciassettesimo è un siriano di 65 anni che aveva chiesto di accedere alla procedura per l'asilo politico.

In tutto dai Castelli romani risultano scomparsi 65 migranti e il conto sale a 75 con i 10 'dileguati' da Messina. Un numero consistente su un totale di 143 trasferiti all'hot spot di Catania ad agosto. Fonti del Viminale spiegano che 100 erano arrivati a Rocca di Papa e, di questi, 65 si sono allontanati volontariamente (35 sono ancora presenti nella diocesi). A Messina ne sono giunti 43, di cui 4 arrestati in quanto scafisti, 4 minori e 10 scomparsi (35 sono ancora nella struttura). Duro il commento del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, secondo cui i migranti rintracciati "rifiutano l'aiuto e pretendono di circolare senza documenti e senza rendere conto di nulla. Così, abbiamo la conferma che la storia degli 'scheletrini che scappano dalla guerra' è una farsa". E non è tutto: "Mentre è pura fantasia l'ipotesi che io li abbia sequestrati – rincara – gli unici sequestrati sono gli italiani, vittime dell'immigrazione clandestina. Immigrazione che continueremo a combattere".

I profughi della Diciotti, come conferma a LaPresse lo stesso Andrea Costa, responsabile di Baobab, "saranno molto probabilmente rilasciati, perché non sono dei fuggiaschi. Quello del governo e del ministro Salvini è stato solo uno spot elettorale". "È evidente – aggiunge – una certa difficoltà dell'esecutivo sul tema migranti, perché queste persone non sono dei clandestini e non hanno nessuna intenzione di richiedere asilo nel nostro Paese. Per loro l'Italia è solo una tappa del loro lungo viaggio. Questa è una realtà con cui bisogna fare i conti". Molto probabilmente gli sbarcati torneranno a Baobab, come conferma Costa, e "riprenderanno il loro viaggio verso Ventimiglia e proveranno a passare per per raggiungere la loro meta finale".

 

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