OpenArms è "in acque italiane con autorizzazione da parte delle autorità. Dopo la minaccia di un nuovo decreto, siamo finalmente al riparo. Non abbiamo permesso per entrare in porto. Una lunga notte, ma alla fine ci avviciniamo.#unportosicurosubito". Così la ong spagnola su Twitter. La nave, secondo quanto si apprende, si trova ora a 5 miglia circa da Lampedusa ma non ha permesso di attracco.

“Ho deciso di non firmare il nuovo decreto del ministro degli Interni volto a negare l’ingresso, il transito e la sosta nelle acque territoriali della nave dell’Ong Open Arms a seguito della sospensiva disposta dal TAR del Lazio sul precedente analogo provvedimento". Così in una nota il ministro della Difesa Elisabetta Trenta. "Non si può infatti ritenere – si legge nel comunicato – che siano rinvenibili nuove cogenti motivazioni di carattere generale ovvero di ordine e sicurezza pubblica tali da superare gli elementi di diritto e di fatto nonché le ragioni di necessità e urgenza posti alla base della misura cautelare disposta dall’autorità giudiziaria (sussistenza di fumus boni iuris e periculum in mora), che anzi si sono verosimilmente aggravati".

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata