Tiziano Renzi e Laura Bovoli avrebbero provocato "dolosamente" il fallimento di tre cooperative dopo averne svuotato le casse

Arresti domiciliari per Tiziano Renzi e Laura Bovoli, genitori dell'ex premier Matteo Renzi. Il provvedimento, eseguito dai militari della guardia di finanza, riguarda le ipotesi di reato di bancarotta fraudolenta e false fatturazioni. Secondo quanto emerso dall'indagine, condotta dal procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo, dall'aggiunto Luca Turco e dal pubblico ministero Christine Von Borries, i genitori dell'ex premier avrebbero provocato "dolosamente" il fallimento di tre cooperative dopo averne svuotato le casse ricavando così in maniera illecita svariati milioni di euro.

Nell'ambito della stessa inchiesta è stato arrestato anche Gian Franco Massone, vicepresidente di una delle coop fallite. Il gip di Firenze ha accolto le richieste della procura per l'emissione di misure cautelari per i tre indagati per il rischio di inquinamento delle prove e reiterazione del reato. I tre, secondo quanto si apprende, sono stati nel tempo amministratori di fatto di tre società cooperative, che sarebbero tutte legate alla "Eventi 6", la società dei familiari di Matteo Renzi. Le ipotesi di reato contestate riguardano da un lato l'emissione, tra il 2013 e il 2018, di fatture per operazioni inesistenti all'interno di una delle società e, dall'altro, un'ipotesi di bancarotta fraudolenta che sarebbe stata commessa per le due altre società cooperative tra il 2010 e il 2013.

La reazione di Matteo Renzi – "Sono costretto ad annullare la presentazione del libro a Torino per una grave vicenda personale. Da circa un'ora mio padre e mia madre sono ai domiciliari. Ho molta fiducia nella giustizia italiana e penso che tutti i cittadini siano uguali davanti alla Legge. Dunque sono impaziente di assistere al processo", ha subito scritto su Facebook l'ex segretario del Pd che, appena saputa la notizia, ha annullato l'impegno serale in Piemonte per partire alla volta di Firenze. "Chi ha letto le carte – ha continuato Renzi – mi garantisce di non aver mai visto un provvedimento così assurdo e sproporzionato. Mai. Adesso chi crede nella giustizia aspetta le sentenze. Io credo nella giustizia italiana e lo dico oggi, con rispetto profondo, da servitore dello stato". L'ex premier è sicuro dell'innocenza dei genitori: "Arriveranno le sentenze e vedremo se questi due cittadini settantenni, incensurati, sono davvero i pericolosi criminali che meritano – oggi, casualmente proprio oggi – questo provvedimento. Arriveranno le sentenze e misureremo la credibilità delle accuse. Arriveranno le sentenze e vedremo chi è colpevole e chi no. Da rappresentante delle Istituzioni difendo lo Stato di diritto e chiedo a tutti di credere nella giustizia". Poi spiega che non lascerà la politica dopo questo 'scandalo'. "Voglio che sia chiaro a tutti – ha scritto ancora su Facebook – che io non mollo di un solo centimetro. La politica non è un vezzo personale ma un dovere morale. Se qualcuno pensa che si possa utilizzare la strategia giudiziaria per eliminare un avversario dalla competizione politica sappia che sta sbagliando persona. Non ho mai avuto così tanta voglia come stasera di combattere per un Paese diverso e per una giustizia giusta. Chi ha letto le carte dice che di questa storia si parlerà a lungo e che siamo davanti a una decisione assurda". "Da figlio – conclude Renzi – sono dispiaciuto per aver costretto la mia famiglia e le persone che mi hanno messo al mondo a vivere questa umiliazione immeritata e ingiustificata. Se io non avessi fatto politica, la mia famiglia non sarebbe stata sommersa dal fango. Se io non avessi cercato di cambiare questo paese i miei oggi sarebbero tranquillamente in pensione. Dunque mi sento responsabile per il dolore dei miei genitori, dei miei fratelli, dei miei figli e dei miei nipoti. I dieci nipoti sanno però chi sono i loro nonni. Sanno che possono fidarsi di loro. E sanno che ciò che sta avvenendo è profondamente ingiusto". 

 

Lega e M5s: "Non festeggiamo" –  "Arresto genitori Renzi? Niente da festeggiare", ha commentato il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini. Un pensiero condiviso anche dal Movimento 5 Stelle. "Chi pensa che il M5S faccia festa per gli arresti dei genitori di un ex presidente del consiglio – ha chiarito il sottosegretario all'interno Carlo Sibilia – si sbaglia di grosso. È sempre triste dover commentare presunte illegalità. Il primo pensiero è sempre per le forze dell'ordine che fanno un gran lavoro per portare a termine indagini così complicate". 

Berlusconi: "Con diversa politica non sarebbe successo" – "È una cosa dolorosa, – ha dichiarato Silvio Berlusconi a Quarta Repubblica su Rete4 – non sarebbe accaduta se anche la sinistra avesse accettato di realizzare la nostra riforma della giustizia. Chiedeva la separazione dai giudici dai pm e cambiare la custodia cautelare che si applica solo per chi è colpevole di un reato di sangue. Credo che Renzi sia molto addolorato: se non avesse fatto politica in un certo modo questo non sarebbe accaduto, e con una vera giustizia non sarebbe accaduto". 

Pd: "Vicinanza" – "Sono vicino a Matteo Renzi in questo momento difficile e doloroso e sono come sempre fiducioso che la giustizia farà il suo corso", ha dichiarato Maurizio Martina, candidato alla segreteria del Pd. "La mia totale solidarietà e vicinanza a Matteo Renzi. La giustizia farà il suo corso", ha scritto su twitter Andrea Marcucci, capogruppo Pd in Senato.

 

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