Secondo giorno di incidente probatorio in questura, a Milano
In questura a Milano il secondo giorno di esami sui reperti relativi al delitto di Chiara Poggi, la giovane uccisa a Garlasco il 13 agosto 2007. “Noi, per quanto riguarda l’analisi della spazzatura vogliamo verificare che ci sia stato un sequestro formale. Nel momento in cui è tutto regolare non ci opporremo all’analisi della spazzatura”, ha risposto ai cronisti l’ex generale del Ris dei carabinieri, Luciano Garofano, al suo ingresso in questura. Oggetto di attenzione, tra gli altri, anche alcuni rifiuti rinvenuti sulla scena del crimine e conservati per l’analisi. “Sono veramente i primi risultati, abbiamo fatto la verifica della presenza del sangue ma va ripetuta e va estesa a tutti gli altri acetati. Se effettivamente il sequestro era formale come credo, inizieremo probabilmente dai residui dell’immondizia e completeremo la parte delle para-adesive, nel senso di prelievi e conferma della natura non ematica della traccia numero 10”, ha precisato Garofano. Nel dettaglio, l’ex comandante del reparto investigazioni scientifiche ha voluto chiarire un aspetto tecnico spesso oggetto di equivoci: “Ci tengo a dire, non c’è alcuna differenza tra gli acetati e le para-adesive, assolutamente nessuna. Si usavano l’una o l’altra a seconda della disponibilità di questo tipo di strumenti per trasferire le impronte su un supporto rigido, tutto qua”.
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