Perquisizione nell'ambito dell'omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007

È in corso dall’alba da parte dei Carabinieri di Milano una perquisizione a casa di Andrea Sempio nell’ambito del delitto di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 a Garlasco in provincia di Pavia. A dare la notizia il Tg1 delle 7 e i social del telegiornale. I carabinieri si sono recati anche nell’abitazione dei genitori dello stesso Sempio

Carabinieri cercano l’arma del delitto in un canale

I militari stanno cercando l’arma del delitto, con cui è stata uccisa Chiara Poggi, in un canale nella zona di Tromello. Da quanto si apprende l’ipotesi è nata da una testimonianza resa agli inquirenti nella nuova inchiesta per omicidio.

Sono in corso da questa mattina anche perquisizioni nelle case di Roberto Freddi e Mattia Capra, amici di Sempio. Entrambi non sono indagati nel fascicolo del Procuratore di Pavia Fabio Napoleone, con l’aggiunto Stefano Civardi e la pm Valentina De Stefano, ma la Procura li ha indicati nella memoria depositata al maxi incidente probatorio sul dna come due degli altri soggetti a cui è stato prelevato “materiale biologico” da incrociare con le tracce presenti sulle unghie di Poggi.

Rita Poggi: “Attizzatoio in casa non manca e non è mai mancato”

Da casa “l’attizzatoio non manca e non è mai mancato”. Lo dice a LaPresse Rita Poggi, in merito alle ricerche dell’arma utilizzata per uccidere la figlia Chiara. Indiscrezioni avevano indicato un attizzatoio da camino come possibile oggetto della ricerca. 

Legale famiglia Poggi: “Da pm ipotesi stravaganti, ignorano le sentenze”

La Procura di Pavia che indaga di nuovo sul delitto di Garlasco sta “ignorando quanto accertato in un giusto processo” e “valorizzando a distanza di quasi 20 anni” delle “ipotesi stravaganti” che ricevono una “immediata diffusione sugli organi di stampa”. Così l’avvocato Francesco Compagna, legale del fratello di Chiara Poggi, Marco Poggi.

“La famiglia Poggi è rimasta ancora una volta basita per quanto sta accadendo”, afferma. Per il legale “il nostro ordinamento attribuisce alle Procure un amplissimo potere in fase di indagini ma non per questo gli inquirenti possono collocarsi al di sopra della giurisdizione” o di sentenze passate in giudicato. Per l’avvocato Compagna “il rispetto per le persone coinvolte in una così tragica vicenda, e ora nuovamente esposte a sofferenze indicibili, richiederebbe a nostro avviso un maggior rigore nella valutazione dei dati probatori e nella tutela della riservatezza degli eventuali accertamenti ritenuti opportuni”.

Legale famiglia Poggi: “Mai lavorato per il padre delle gemelle Cappa”

L’avvocato della famiglia Poggi, Gian Luigi Tizzoni, smentisce di aver mai lavorato per il padre delle gemelle Cappa, Ermanno Cappa. La notizia è stata pubblicata da alcune testate, in queste ore, con riferimento alle ricerche dell’arma del delitto a Tromello, nei pressi della vecchia casa di corte della famiglia delle cugine di Chiara.

“Non ho mai lavorato per Ermanno Cappa, che ovviamente conosco come conosco molte persone in quella zona, perché all’epoca non aveva nemmeno uno studio, era il legale interno ad una banca e io non ho mai lavorato in banca”, afferma a LaPresse Tizzoni. “Faccio l’avvocato autonomamente dal 1995” conclude smentendo categoricamente un rapporto di lavoro con la famiglia, tornata al centro dell’inchiesta per l’omicidio perché per un super testimone sarebbe stata Stefania Cappa a disfarsi dell’arma la mattina del 13 agosto 2007.

Delitto Garlasco, Andrea Sempio indagato 

L’uomo, oggi 37enne, è indagato per la seconda volta per omicidio in concorso. Al tempo dei fatti aveva 19 anni ed era il migliore amico del fratello della vittima. 

C’è l’ipotesi “suggestiva” che colloca Sempio nella villetta di Garlasco, dove Chiara Poggi fu trucidata il 13 agosto 2007, come omicida in concorso con Alberto Stasi “o altri soggetti” e poi la “irrilevanza investigativa” degli elementi a carico del 37enne, già vagliati da pm e gip in più occasioni: l’impronta sulla porta, l’alibi del parcheggio a Vigevano, le telefonate a vuoto a casa Poggi, il cellulare in vacanza dell’amico Marco Poggi, i capelli nel lavabo.

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