Solo in Campania sono oltre 300mila le famiglie sotto la minaccia delle ruspe

Abusivismo di necessità, prima sanato poi sanzionato. È il corto circuito che si è creato in molte zone dell’Italia, in particolar modo in Campania dove oltre 300 mila famiglie sono sotto la minaccia delle ruspe che a breve abbatteranno le loro case. Parliamo di interi quartieri, in alcuni casi anche di interi paesi, che da oltre trent’anni vedono crescere in maniera “anarchica” l’insediamento urbano anche a causa di piani regolatori mai varati nè aggiornati. Accade così che una famiglia che vive in una casa da oltre trent’anni, costruita dai nonni, sanata attraverso una autorizzazione rilasciata dal Comune e una multa pagata alla Sovrintendenza, si veda la casa demolita a causa di una sentenza che di fatto non riconosce il percorso di regolarizzazione. Sono prime case, non parliamo di ville, o ecomostri speculativi. Sono abitazioni dove le famiglie negli anni sono cresciute con redditi saltuari e che sicuramente non permettono ad oggi una soluzione alternativa immediata. Per questo motivo in tanti oggi si sono dati appuntamento a Roma per chiedere al governo una soluzione.

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