La prima vittima a Capodanno, l'ultima a Vigonza (Padova) il 29 maggio
Sono 18 le donne uccise dall’inizio del 2024, in Italia. La prima vittima di femminicidio è stata Rosa D’Ascenzo, uccisa a Capodanno. L’ultima Giada Zanola, 34 anni, morta nella notte tra il 28 e il 29 maggio dopo essere stata spinta giù dal cavalcavia sulla A4, a Vigonza, in provincia di Padova, dal compagno 39enne, Andrea Favero, fermato con l’accusa di omicidio volontario aggravato. Di seguito i nomi e le storie delle donne uccise.
Le vittime di femminicidio
1 GENNAIO, SANT’ORESTE (ROMA) – Rosa D’Ascenzo, 70 anni, viene portata in ospedale a Civita Castellana (Viterbo) dal marito. Ai medici, che non hanno potuto far altro che constatarne il decesso, l’uomo ha parlato di una caduta nella loro casa a Sant’Oreste (Roma). L’ospedale ha però allertato i carabinieri che hanno condotto l’uomo in caserma e successivamente l’hanno arrestato: avrebbe colpito a morte la donna utilizzando un utensile preso dalla cucina, forse una padella, simulandone poi la morte accidentale.
5 GENNAIO, NARO (AGRIGENTO) – Due donne vengono trovate morte nella notte in due abitazioni diverse a Naro, in provincia di Agrigento, il corpo di una di loro è carbonizzato. Entrambe sono di nazionalità romena ma vivono nel paese dell’agrigentino da anni. I loro nomi sono Maria Russ, 54 anni, e Delia Zarniscu, di 58 anni. Maria è stata bruciata dal suo omicida dopo essere stata picchiata, mentre Delia, probabilmente uccisa per prima, è stata massacrata con colpi alla testa. Per il duplice omicidio è stato arrestato il connazionale Omar Edgar Nedelkov, che avrebbe agito per aver ricevuto un rifiuto ad alcune avances sessuali.
11 GENNAIO, VALFLORIANA (TRENTO) – La 38enne Ester Palmieri, madre di 3 bambini, viene uccisa dal marito che poi si toglie la vita impiccandosi. L’uomo, Igor Moser, boscaiolo di 46 anni, ha aspettato che i tre figli andassero all’asilo e a scuola e poi ha ucciso con una coltellata alla gola la compagna da cui si stava separando. Poi è andato in un casolare di sua proprietà a Castello di Fiemme e si è suicidato.
11 GENNAIO, TORINO – Elisa Scavone, 65 anni, muore dopo due giorni di agonia all’ospedale Molinette di Torino dopo essere stata accoltellata dal marito nell’appartamento della coppia di via Galluppi. La donna era arrivata nella struttura già in fin di vita per le decine di ferite inferte dal coniuge, Lorenzo Sofia, un ex gommista di 70 anni. Vano il tentativo dei medici di salvarle la vita, anche con un intervento chirurgico d’urgenza: la 65enne si spegne nel reparto di rianimazione. Il 70enne è stato arrestato dopo l’aggressione dagli agenti di Polizia intervenuti su segnalazione dei vicini.
22 GENNAIO, AGROPOLI (SALERNO) – Annalisa Rizzo, 43 anni, viene ritrovata senza vita nella sua casa in via Donizetti ad Agropoli, comune del Cilento. A ucciderla il marito, Vincenzo Carcinelli, 63 anni, che dopo averla accoltellata a morte si è suicidato. I due lasciano una figlia di 13 anni che al momento del delitto era in casa, ma non ha assistito al femminicidio della madre né al suicidio del padre perché stava dormendo. I due avevano da poco avviato un percorso di separazione.
8 FEBBRAIO, NAPOLI – Eva Kaminsha, 45 anni, è stata accoltellata alla gola dal marito Raffaele Pinto, 54 anni, che poi si è suicidato, forse avvelenandosi. L’uomo, ex guardia giurata, si era barricato nella sua abitazione in via Raffaele Testa, nel quartiere di San Giovanni a Teduccio, a Napoli, dopo aver esploso numerosi colpi di arma da fuoco dal balcone. La coppia aveva 3 figli, di cui due minorenni, che non erano in casa al momento dei fatti.
13 FEBBRAIO, CISTERNA DI LATINA (LATINA) – Nicoletta Zomparelli e Renée Amato sono madre e figlia, rispettivamente di 46 e 19 anni. Vengono ammazzate da Christian Sodano, maresciallo della Guardia di Finanza, ex compagno di Desyrée Amato, rispettivamente figlia e sorella delle vittime. Il finanziare raggiunge la ex a casa. I due litigano, lui estrae l’arma di ordinanza. La donna scappa, mentre la madre e la sorella tentano di fermare l’uomo. Sono loro a morire nel tentativo di difendere la 22enne.
26 FEBBRAIO, FORNACI DI BARGA (LUCCA) – Si chiamava Maria Ferreira ed era di origine sudamericana: è stata uccisa a 52 anni dall’ex marito Vittorio Pescaglini, 57 anni, a Fornaci di Barga, una frazione del comune di Barga in provincia di Lucca. L’omicidio è avvenuto 24 ore prima dell’udienza di separazione. L’uomo l’ha accoltellata.
16 MARZO, TAURISANO (LECCE) – Una donna di 53 anni viene uccisa a coltellate dal marito nel corso di una lite. Il femminicidio è avvenuto nell’abitazione della coppia. Ferita una vicina di casa intervenuta in difesa della donna.
17 MARZO, ROMA – Un cittadino cinese di 36 anni, durante una lite con la moglie avvenuta in un’abitazione di via Livilla nel quartiere Tuscolano, ha accoltellato a morte la donna, una 37enne connazionale. Il 36enne dopo l’omicidio è fuggito ma è stato rintracciato e fermato dagli agenti.
2 APRILE, LONATO DEL GARDA (BRESCIA) – Sguai Li, 45 anni, di origini cinesi, viene trovata senza vita nella sua abitazione a Lonato del Garda, in provincia di Brescia, dove viveva con il compagno, Christian Catalano, 49 anni. La donna è morta dissanguata con tagli ai polsi. In casa i carabinieri trovano anche il cadavere dell’uomo. L’ipotesi più accreditata è che si sia trattato di omicidio-suicidio.
4 APRILE, OSTIA (ROMA) – Cristiane Angelina Soares De Souza, 46 anni, viene trovata morta sul marciapiede in via Marino Fasan, a Ostia, davanti all’edificio nel quale abitava. La donna conviveva in quella abitazione con il compagno, Dorin Nemtelea, 41 anni, originario della Moldavia. Nei giorni successivi, l’uomo viene arrestato con l’accusa di omicidio volontario.
5 APRILE, LA SALLE (AOSTA) – Auriane Nathalie Laisne, 22 anni, viene ritrovata senza vita all’interno di una ex cappella nei boschi di La Salle, ad Aosta. La donna ha ferite da taglio all’addome e al collo e l’autopsia disposta dalla procura di Aosta stabilisce che la morte è avvenuta per dissanguamento. Per la sua morte, le forze dell’ordine arrestano Teima Sohaib, 21 anni. Il giovane era scappato in Francia dove è stato rintracciato e arrestato. Il 21enne era destinatario di una misura di divieto di avvicinamento alla vittima emesso dall’autorità giudiziaria francese.
16 MAGGIO, ANZOLA DELL’EMILIA (BOLOGNA) – Sofia Stefani, 33 anni, muore colpita da un proiettile esploso dalla pistola d’ordinanza di Giampiero Gualandi, 63 anni. Entrambi sono vigili del comando della polizia locale di Anzola dell’Emilia. Alla base del delitto, il movente passionale: in passato i due avevano avuto una relazione che la 33enne aveva deciso di interrompere. Il femminicidio è avvenuto all’interno della sede del Comando della polizia locale in Piazza Giovanni XXIII.
20 MAGGIO, RICCÒ DEL GOLFO (LA SPEZIA) – Saida Hammouda, 47 anni, muore accoltellata dal marito, Hichem Ben Fattoum, 50 anni, nella loro abitazione a Riccò Del Golfo, in provincia di La Spezia. Ad allertare i carabinieri la dirigente della scuola di uno dei due figli della coppia, preoccupata perché la 47enne non era andata a prendere il bambino a scuola. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato i corpi di marito e moglie. Lui, infatti, dopo averla ammazzata, si è suicidato.
30 MAGGIO, VIGONZA (PADOVA) – Giada Zanola, 34 anni, vola giù da un cavalcavia della A4 sul nodo di Padova, nel territorio di Vigonza. Una caduta di circa 15 metri prima di finire sulla carreggiata ed essere travolta da un camion. Quello che all’inizio appare come un suicidio si rivela poi un omicidio: a spingerla giù dal ponte il compagno, Andrea Favero, 39 anni, arrestato con l’accusa di omicidio volontario aggravato.
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