La protesta in Vaticano anche con la mucca Ercolina 2

In dono portano un trattore, simbolo della loro protesta: sono gli agricoltori presenti domenica in piazza San Pietro in Vaticano anche con la mucca Ercolina 2.”Da settimane, con orgoglio e tenacia, stiamo manifestando affinché gli organi di Governo e i cittadini ascoltino la nostra proposta di riforma del settore agricolo. Siamo profondamente preoccupati per le sorti dell’agricoltura, il governo deve darci risposte concrete, non possiamo più aspettare“, si legge nel testo della lettera che una delegazione degli agricoltori in protesta ha consegnato a Papa Francesco, ringraziando il Pontefice “per averci dato la possibilità di portare la nostra voce e la nostra presenza” in Piazza San Pietro. “L’uomo non è padrone delle nostre amate terre, ma solo il loro custode – scrivono gli agricoltori – La terra è fonte di vita, ma noi agricoltori siamo colpiti continuamente da politiche economiche e agrarie non adeguate, speculative e inique”. “La nostra voce non si fermerà, percorreremo le strade del dialogo e della perseveranza, con dignità e convinzione per arrivare a traguardi concreti”, sottolineano. 

Mucca Ercolina in piazza San Pietro

La mucca Ercolina 2 è in piazza San Pietro, come annunciato. Gli agricoltori stanno mungendo la mucca, come avevano fatto in occasione di altre manifestazioni, e stanno distribuendo il latte ai fedeli presenti, in attesa di Papa Francesco.

Papa saluta agricoltori in piazza

Al termine dell’Angelus, Papa Francesco ha rivolto un “saluto agli agricoltori presenti in piazza” San Pietro

Fais: “Uniremo protesta con quella di Calvani”

Tra gli agricotlori presenti a San Pietro anche Salvatore Fais, fuoriuscito da Riscatto Agricolo. “Noi siamo dalla parte del popolo e abbiamo chiesto al Vaticano di ascoltarci e hanno acconsentito di far venire un trattore qui. Per noi è molto importante la vicinanza del Papa in questa nostra lotta. Speriamo che anche il governo ci ascolti“, ha affermato. “Martedì usciremo in corteo con i trattori, domani decideremo il percorso – spiega – La protesta va avanti perché ben venga il tavolo ma bisogna portare a casa qualcosa di immediato. Non abbiamo avuto alcun segnale dal governo, c’è un dialogo aperto, vediamo cosa riusciremo ad ottenere”. In merito all’altra protesta, animata dal gruppo Cra di Danilo Calvani ha poi aggiunto: “Noi siamo aperti a tutti, non abbiamo aderito alla manifestazione perché non siamo riusciti ad organizzarci in tempo ma sicuramente le lotte si uniranno“.

Riscatto Agricolo: “Venerdì incontro al Ministero”

Intanto, Riscatto Agricolo annuncia un incontro per venerdì prossimo con il ministero dell’Agricoltura. “La lotta di Riscatto Agricolo, portata avanti con serietà e determinazione, comincia a portare i suoi frutti. Abbiamo da sempre privilegiato il confronto e il dialogo in maniera pragmatica e focalizzata sugli obiettivi che la nostra categoria si era fissata”, si legge nella nota del gruppo che fissa per la settimana prossima “probabilmente venerdì 23 febbraio, il primo incontro con il Ministero dell’Agricoltura”. Il comunicato afferma che “nelle tante assemblee fatte nei presidi in tutta Italia era emersa una linea che oggi comincia a dimostrarsi vincente. Spiace per quanti hanno avuto dubbi e ripensamenti nonostante fossero al nostro fianco fin dal primo giorno. Spiace per chi come Salvatore Fais e Andrea Papa si sono chiamati fuori da Riscatto Agricolo differenziandosi nei modi e a volte anche nei toni. Come da comunicato del 13 febbraio scorso Salvatore Fais ed Andrea Papa hanno preso le distanze dal movimento denominato ‘Riscatto Agricolo’ per continuare il loro percorso di lotta insieme ad altri movimenti che hanno raggiunto il presidio da noi abbandonato“. Riscatto Agricolo, si legge ancora, “è ora impegnato nel lungo e faticoso lavoro di costruzione di una piattaforma che possa accogliere tutte le istanze degli agricoltori che hanno scelto di difendere il loro lavoro e la loro dignità attraverso il dialogo con le Istituzioni ed il rispetto della Costituzione Italiana. Consapevoli delle responsabilità che ci aspettano, chiediamo a tutte le persone che hanno lavorato con noi, per ottenere gli obiettivi raggiunti, di continuare a supportarci ed alle persone che hanno preferito seguire altri percorsi di non interferire con il delicato lavoro che stiamo cercando di portare avanti”. 

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