Così Massimo Fiorese, della società La Linea Spa, intervistato da LaPresse: "Autista aveva esperienza"
“L’autista era persona di provata esperienza, bravissimo, una brava persona. Faceva periodicamente le visite richieste. Lavorava con noi dal 2014 secondo quanto ho visto, poi aveva avuto un periodo di stacco e poi era tornato di nuovo con noi da 7 anni”. Così a LaPresse Massimo Fiorese, amministratore delegato dell’azienda La Linea Spa, la società che gestiva il bus caduto dal cavalcavia a Mestre ieri sera. L’autista, Alberto Rizzotto, aveva 40 anni ed è morto nell’incidente: per il momento il bilancio è di 21 morti e 15 feriti. “Mi dispiace terribilmente per l’accaduto” aggiunge Fiorese. Secondo quanto riferisce l’ad, Rizzotto era entrato in turno un paio d’ore prima dell’incidente. A bordo del bus “c’erano 35-36 persone” spiega ancora Fiorese, “la capienza era di 90”.
“Nessuno sa ancora esattamente cosa sia successo, quello che sappiamo è che c’era una telecamera fissa sul cavalcavia. Da quel che ho visto delle immagini, per quel poco che si può vedere, si vede il bus arrivare a meno di 50 km/h, si vedono gli stop che si accendono, quindi avrebbe frenato. Poi si vede che il mezzo si ‘appoggia’ al guardrail, si ribalta e cade giù” dice ancora Fiorese. “Specifico che l’autobus non ha preso fuoco, ha fatto solo qualche fiammella. Essendo elettrico, se avesse preso completamente fuoco sarebbe stata una tragedia anche peggiore”, aggiunge Fiorese.
“L’autobus aveva un anno, esattamente 12 mesi. Da quel poco che siamo riusciti a vedere la velocità era adeguata, inferiore ai 50 km/h. Pesa circa 13 tonnellate. Questi bus nuovi sono anche certificati per l’antiribaltamento ma naturalmente da quelle altezze è diverso…” dice ancora l’ad a LaPresse. “Per quanto sappiamo, la scatola nera è stata tirata giù e consegnata alle autorità: quando decideranno che si potrà accedere alle immagini, forse si capirà qualcosa in più. Anche se non si vede l’autista magari si vede qualcosa intorno” dice ancora Fiorese, sostenendo che le immagini non sono andate completamente distrutte come invece ipotizzato da qualcuno.
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