I casi in Italia nelle cronache degli ultimi tempi

La fuga di Marco Raduano, figura di primo piano della mala garganica, è finita: il boss a capo dell’omonimo clan operativo a Vieste, è stato arrestato in Francia. Raduano evase dal carcere di massima sicurezza di Badu ‘e Carros, a Nuoro, in Sardegna, dove era rinchiuso per scontare una condanna definitiva a 19 anni, per lui la Dda di Bari aveva chiesto anche il regime di carcere duro. La sua fu una fuga rocambolesca e immortalata dalle telecamere di sorveglianza. In cella per una condanna definitiva di 19 anni, Raduano ha anche il ‘record’ di essere il primo evaso da un carcere di alta sicurezza in Italia.

Non ci sono dati pubblici sugli evasi dalle carceri italiane. Tuttavia, oltre a quella già citata di Raduano, è possibile ripercorrere alcuni casi di evasione dalle prigioni, restituiti dalle cronache degli ultimi tempi.

L’evasione dal carcere minorile Beccaria

A dicembre dello scorso anno, nel giorno di Natale, in sette evasero dall’Istituto di pena minorile Cesare Beccaria, a Milano. I ragazzi, tutti tra i 17 e i 19 anni, erano riusciti a fuggire approfittando dei lavori in corso, per aprirsi un varco nella recinzione e scavalcare il muro di cinta. Gli evasi sono stati successivamente e in tempi diversi riacciuffati.

Gli altri casi

È del marzo scorso anche un’altra fuga da un carcere minorile. Da Airola, in provincia di Avellino, evasero due detenuti. Dopo la fuga, i due si divisero per essere ripresi a Napoli. Nel mese di giugno a scappare fu Dahy Ehab Mahrous Abouelela, 22enne egiziano, evaso dal carcere di Latina e riacciuffato a Roma. A luglio, infine, un detenuto di Alba, in provincia di Cuneo, era evaso dal carcere approfittando di un cancello aperto per far uscire un altro detenuto. Si trovava nel reparto semiliberi quando, sfruttando l’occasione, ha imboccato l’uscita. Una volta varcato il cancello, l’uomo ha scavalcato e si è dileguato.

 

 

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