Secondo i medici l'udienza anticipata in Cassazione al 7 marzo è una notizia positiva "ma in 30 giorni può succedere di tutto"

È stata anticipata al 7 marzo l’udienza in Cassazione sul ricorso presentato dalla difesa di Alfredo Cospito, l’anarchico al 41 bis in sciopero della fame da ottobre. Lo conferma il suo legale, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, che aveva presentato ricorso contro la decisione del Tribunale di Roma sull’applicazione del regime di carcere duro a Cospito. Dopo la fissazione della data al 20 aprile, il suo difensore ha inviato una “istanza di anticipazione dell’udienza, al fine di ottenere la trattazione del ricorso in tempi compatibili con le condizioni di salute di Alfredo”.

Secondo i medici è una notizia positiva “ma in 30 giorni può succedere di tutto”. “Anticipare l’udienza in Cassazione al 7 marzo è positivo, ma si tratta di aspettare ancora 30 giorni e nelle condizioni di Cospito può succedere di tutto: siamo camminando sul filo del rasoio e si può cadere da un minuto all’altro”. Lo dice a LaPresse la dottoressa Angelica Milia, medico di Alfredo Cospito.

Garante detenuti: “Cospito deve essere trasferito in ospedale”

Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale decide di rompere il silenzio per chiedere, questa volta pubblicamente, che Alfredo Cospito sia trasferito con urgenza in una struttura in grado di garantire un immediato intervento di carattere sanitario in caso di situazioni di acuzie, rischio, peraltro, elevato dato il forte stress a cui è sottoposto da mesi il suo organismo. Il carcere di Sassari, infatti, non è dotato di un centro clinico interno e nel territorio limitrofo non vi sono strutture sanitarie in grado di assicurare eventuali interventi urgenti con la dovuta sicurezza. Il Garante nazionale ricorda che la tutela della salute di chi è nella disponibilità dello Stato, in quanto privato della libertà personale, è responsabilità dell’Amministrazione che lo ha in carico e ritiene che un trasferimento di Alfredo Cospito non sia più procrastinabile. In questi mesi, il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale ha seguito con attenzione la vicenda di Alfredo Cospito, in sciopero della fame dal 20 ottobre 2022, anche effettuando due visite. Lo ha fatto in maniera continua e costante, evitando tuttavia di prendere posizioni pubbliche, se non per informare sulle condizioni di salute di Cospito e sulle proprie preoccupazioni per una situazione in progressivo deterioramento. Oggi, anche a seguito di notizie circa un aggravamento del suo stato di salute.

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