Per Anna Beniamino chiesti 27 anni e un mese: i due imputati sono ritenuti gli ideologi della Federazione anarchica informale

Chiesto l’ergastolo per l’anarchico Alfredo Cospito, che si trova al 41 bis a Sassari: ma i giudici mandano gli atti alla Consulta. Il Pg Francesco Saluzzo, nel corso dell’udienza davanti alla Corte d’assise d’Appello di Torino del 5 dicembre 2022, presieduta da Piera Caprioglio, ha chiesto di condannare all’ergastolo Alfredo Cospito, attualmente detenuto al 41 bis, e a 27 anni e 1 mese Anna Beniamino. Lo conferma uno dei legali di Beniamino, Gianluca Vitale. I due sono ritenuti tra gli ideologi della Federazione anarchica informale (Fai). La Corte d’assise d’Appello di Torino è stata chiamata a rideterminare la pena per i due, così come indicato dalla Corte di Cassazione, poiché il reato è passato da ‘strage’ comune a ‘strage politica’. 

 

La Cassazione ha stabilito che Cospito, che si è collegato all’udienza dal carcere di Sassari dov’è detenuto al 41 bis, e la compagna Anna Beniamino, in carcere a Rebibbia, debbano essere condannati per il reato di ‘strage politica’. Al centro del processo, ci sono i 2 ordigni esplosivi piazzati nel giugno 2006 davanti alla Scuola Ufficiali di Fossano, nel Cuneese. L’agguato non ha provocato vittime. La Cassazione ha dunque re-inviato gli atti alla Corte d’Appello torinese per rideterminare le condanne inflitte a Cospito (20 anni) e a Beniamino (16 anni e 6 mesi).

Secondo quanto si apprende da fonti della questura di Torino, le 20 persone che erano state autorizzate a entrare in tribunale a Torino durante l’udienza per Alfredo Cospito sono state allontanate. Fuori dal tribunale circa 150 persone hanno manifestato appendendo uno striscione con la scritta ‘Al fianco di Alfredo e Anna’. Secondo quanto conferma la questura di Torino sono circa 200-300 le persone in corteo a Torino, alla manifestazione organizzata in occasione dell’udienza. In via Principi d’Acaja alcuni manifestanti stavano facendo delle scritte quando un barista di un locale nei dintorni è uscito dal bar e ne è nato un parapiglia: il barista è rimasto ferito. Lanciata una bomba carta e diversi petardi contro le forze dell’ordine.

Intorno alle 16 il corte degli anarchici si è disperso. È in corso un lavoro di identificazione da parte della polizia di Stato a carico di un centinaio di soggetti per i disordini di oggi a Torino. Per l’identificazione procede la Digos. Gli anarchici che avrebbero partecipato al corteo provengono, oltre che da Torino, anche da altre città, tra le quali Roma e Bergamo.

Cospito: “Sciopero della fame fino all’ultimo respiro”

Secondo quanto si apprende, Alfredo Cospito, in una dichiarazione spontanea resa nel corso dell’udienza che si è tenuta oggi al Tribunale di Torino, ha detto che proseguirà “fino all’ultimo respiro” lo sciopero della fame iniziato contro il 41 bis, parlando di un “limbo senza fine”. Cospito era collegato in udienza dal carcere di Sassari. Anna Beniamino, collegata dal carcere di Rebibbia, tra le altre cose, avrebbe dichiarato “non riuscirete a spegnere l’anarchia”.

Giudici rinviano alla Consulta

I giudici della Corte d’Appello di Torino hanno accolto le eccezioni sollevate dal difensore di Alfredo Cospito, l’avvocato Flavio Rossi Albertini, e hanno deciso di inviare gli atti del processo a carico dell’anarchico e della compagna Anna Beniamino, accusati di aver messo due ordigni esplosivi davanti alla scuola allievi dei carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006.

La Consulta dovrà valutare se si può applicare o meno l’attenuante della particolare tenuità del fatto al reato di strage politica, contestato a Cospito. Reato che preverebbe la condanna all’ergastolo, a meno che i giudici della Corte Costituzionale non ammettano l’eccezione. È stato dunque fissata una nuova udienza davanti alla Corte d’appello di Torino per il 19 dicembre, data in cui verrà definito il quesito da sottoporre alla Consulta, dopodichè il fascicolo partirà per Roma e il processo resterà sospeso fino alla pronuncia.

 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata