Il giudice ora attende l'esito dell'autopsia, ma sottolinea anche che "sembra evidente che il decesso sia dovuto all'aggressione subita dal 39enne nigeriano"

È stato convalidato l’arresto di Filippo Ferlazzo, il 32enne che venerdì scorso ha ucciso a Civitanova Marche (Macerata), l’ambulante nigeriano Alika Ogorchukwu. L’udienza si è svolta, nel carcere di Montacuto (Ancona), dove Ferlazzo è recluso con l’accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e rapina. L’accusato, difeso dal legale Roberta Bizzarri, ha raccontato la sua versione dei fatti al giudice per le indagini preliminari, Claudio Bonifazi, escludendo la matrice razziale. “Anche la Procura concorda sull’assenza di una motivazione di tipo razziale e non è stato neppure contestato questo tipo di aggravante”, ha spiegato la Bizzarri, ribadendo anche che l’uomo ha chiesto scusa alla famiglia di Alika.Sarà l’autopsia a stabilire le cause del decesso del nigeriano 39enne, venditore ambulante, molto conosciuto a Civitanova Marche, ucciso al culmine di un’aggressione, durata circa 3-4 minuti, lungo il Corso Umberto I, in pieno pomeriggio. Ad eseguirla, domani mattina, all’obitorio dell’ospedale di Civitanova Alta, sarà il medico legale Ilaria De Vitis. L’esame, secondo l’incarico conferitole dal procuratore di Macerata Claudio Rastrelli, dovrà stabilire “l’ora della morte, cause ed eventuali concause e i mezzi che l’hanno determinata”. Non riesce a trattenere il dolore la moglie di Alika, Charity Oriachi, rimasta sola con il loro bambino di 8 anni. La quale, più volte, ha dichiarato che “le scuse di Ferlazzo non bastano, ora serve solo giustizia e non vendetta. È difficile riuscire a comprendere quello che è successo”. Lo stesso gip di Macerata Bonifazi, nel convalidare l’arresto dell’aggressore, lo ha definito “un soggetto violento e con elevata pericolosità sociale”. Il giudice ora attende l’esito dell’autopsia, ma sottolinea anche che “sembra evidente che il decesso sia dovuto all’aggressione subita dal 39enne nigeriano, prima colpito con la sua stampella e poi a mani nude dallo stesso Ferlazzo”. Con l’accusa di omicidio volontario e rapina, Filippo Ferlazzo, operaio, è stato arrestato, quale autore dell’aggressione in strada avvenuta dopo che Alika avrebbe chiesto insistentemente l’elemosina alla fidanzata del 32enne che era in sua compagnia. 

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