Altre 4 persone sono rimaste ferite in via Genova. Il governatore piemontese Cirio: "Inaccettabile"
(LaPresse) – Roberto Peretto, 52 anni. Marco Pozzetti, 54. Filippo Falotico, 20enne. Erano in cima a una gru in via Genova, a Torino, nell’ultimo sabato prima di Natale. Ora sono morti: per cause ancora da accertare la gru è crollata, travolgendo anche due passanti, rimasti lievemente feriti. Sono le ennesime vittime di una strage silenziosa sui posti di lavoro. I sindacati torinesi hanno indetto per martedì 21 dicembre un presidio di fronte alla Prefettura a cui parteciperà anche il sindaco Stefano Lo Russo perché “fermare le morti sul lavoro è un impegno che riguarda tutti”.Erano circa le 10 di mattina quando i residenti del quartiere Lingotto hanno sentito il boato: una gru si è schiantata a terra. Nel crollo, è finita contro un palazzo di 6 piani, all’altezza del civico 107. Nell’incidente due operai, Peretto e Pozzetti, sono morti sul posto perché rimasti incastrati sotto una parte dell’intelaiatura.
Falotico, di 20 anni, è stato accompagnato in gravissime condizioni al Cto dove è morto poco dopo a causa di un grave trauma cranico. Trasferiti in ospedale anche un altro operaio e due passanti, che sono stati colpiti nel crollo. Sul posto sono intervenute 4 squadre dei vigili del fuoco con i soccorritori del 118, i tecnici dello Spresal e le forze dell’ordine. Dalle prime ricostruzioni, quando si è verificato il cedimento, era in corso l’assemblaggio di una gru da cantiere con l’impiego di un’altra gru della ditta Calabrese. Le due gru sono collassate una sull’altra. Secondo il comandante provinciale dei vigili del fuoco di Torino, Agatino Carrolo, potrebbe essere plausibile un cedimento del terreno che ha causato un’oscillazione della gru edile trascinandosi così dietro la gru di montaggio. Gli operai erano all’interno dell’intelaiatura della gru edile intenti a ultimare gli ultimi fissaggi del braccio di lavoro. Sarà ora compito della Procura di Torino, che ha aperto un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti, scoprire le cause della tragedia.
“I luoghi di lavoro dovrebbero essere posti da cui tornare e dove essere sicuri. La morte di questi tre lavoratori è una grave ferita per la città”, ha dichiarato il sindaco Stefano Lo Russo giunto sul posto insieme agli assessori Gianna Pentenero e Francesco Tresso. Il primo cittadino ha promesso di riferire lunedì in Consiglio comunale e di partecipare al presidio indetto dai sindacati per martedì davanti alla Prefettura. “Bisogna fermare la strage dei morti sul lavoro. Devono essere applicate subito le norme di legge esistenti e avviato il tavolo specifico con la prefettura”, hanno affermato le segreterie di Cgil, Cisl e Uil Torino.Con le morti di oggi, salgono a 40 gli incidenti mortali sul lavoro in Piemonte nel 2021. “E’ un bollettino di guerra. Una strage infinita, di fronte alla quale – a parte il doveroso cordoglio verso le famiglie delle vittime – le parole ormai sembrano inadeguate. Occorrono fatti concreti a partire da più controlli e più formazione, soprattutto in edilizia, tanto più in questa fase di forte ripresa del lavoro, dove la fretta spesso prevale su tutto. La sicurezza è un diritto e non un costo”, hanno attaccato la Camera del Lavoro e la Fillea-Cgil di Torino a cui ha fatto eco Maurizio Landini: “I cantieri non posso essere un far west”.
🔴 #Torino, crollo gru. #vigilidelfuoco impegnati, anche con squadre #usar, nelle complesse operazioni di estrazione dei tre operai rimasti incastrati sotto una parte dell’intelaiatura [#18dicembre 11:00] pic.twitter.com/Vy0cHJVIOy
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) December 18, 2021
Lutto cittadino
Lutto cittadino a Torino in occasione dei funerali dei tre operai morti ieri a causa del crollo di una gru. Lo annuncia il sindaco Stefano Lo Russo. “In occasione dei funerali di Marco Pozzetti, Roberto Peretto e Filippo Falotico – afferma Lo Russo – sara’ proclamato il lutto cittadino in segno di cordoglio per la loro tragica scomparsa e di commossa partecipazione dell’intera comunità torinese, con bandiere a mezz’asta nelle sedi comunali”.
“Parliamo di intelligenza artificiale, di idrogeno, di tecnologie capaci di portarci nei punti più lontani dello spazio. E poi ti alzi al mattino per andare al lavoro e invece vai a morire. A pochi passi dalla tua vita, dai tuoi affetti più cari. Non è pensabile, non è accettabile. Molti degli incidenti sul lavoro avvengono nel settore edile. Il Pnrr porterà in Piemonte e nel nostro Paese migliaia di cantieri”. Lo scrive su facebook il governatore del Piemonte Alberto Cirio. “Questa tragedia enorme, con tutte quelle che abbiamo contato negli anni, evidenzia il punto debole di un sistema che dobbiamo fare in modo di rendere sicuro -ha aggiunto – Perché il lavoro è un bisogno, è un diritto. E morire per il primo articolo su cui si fonda la nostra Costituzione, in una Italia orgogliosa di essere moderna e democratica, è sintomo di qualcosa di grave e profondo che abbiamo il dovere di affrontare insieme”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata