Coinvolte diverse persone, anche un 61enne gestore di un B&B locale
Cinque persone sono state arrestate a Bari, quattro in carcere e una ai domiciliari, perché ritenute a vario titolo responsabili di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti. Le indagini sono partite dalla denuncia di scomparsa presentata, nel mese di novembre dello scorso anno, dalla madre di una studentessa, poco più che ventenne, che aveva spiegato ai carabinieri di temere per l’incolumità della figlia e di essere preoccupata del fatto che la stessa potesse essere stata costretta a prostituirsi.
In seguito alle indagini è emerso che uno degli indagati, 25enne, approfittando dei sentimenti che la giovane provava nei suoi confronti, l’avrebbe ridotta in uno stato di assoggettamento e, convivendo con la ragazza, l’avrebbe costretta a prostituirsi in varie località delle province Bari, Bat e Brindisi. In particolare, le indagini degli inquirenti hanno potuto documentare come l’uomo avesse pubblicato su una piattaforma web diversi annunci diretti a procurare clienti alla ragazza, accordandosi su tempo, luogo e prezzo della prestazione. I soldi così guadagnati venivano poi utilizzati per acquistare droga. Questo stato di cose è continuato per mesi, anche quando si è scoperto che la giovane fosse in stato di gravidanza.
A vivere dello sfruttamento della prostituzione della studentessa non era solo l’uomo, ma altri due giovani un 33enne e un 22enne, anche loro finiti in carcere con l’accusa di sfruttamento della prostituzione. Gli stessi, convivendo di fatto con la coppia nel periodo delle indagini, avrebbero partecipato a curare gli annunci on line e a rispondere alle chiamate dei clienti, gestendo in prima persona anche loro i guadagni dell’attività, spesi poi per l’acquisto di sostanze stupefacenti. Agli arresti domiciliari, per favoreggiamento della prostituzione, è invece finto un 61enne, gestore e proprietario di fatto di un B&B a Bari, il quale, come è emerso dagli accertamenti dei carabinieri, avrebbe tollerato abitualmente, all’interno della sua struttura ricettiva, la presenza di persone che vi esercitavano la prostituzione, istituendo anche un tariffario ad hoc per l’utilizzo ad ore delle stanze disponibili. Al B&B, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, che ne ha disposto il sequestro, nella mattina di oggi, i militari dell’Arma hanno apposto i sigilli. La stessa misura cautelare è stata notificata in carcere a un 39enne, gravato da numerosi precedenti per spaccio di sostanze stupefacenti, il quale avrebbe ceduto a uno degli indagati della droga per il valore di 150 euro.
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