Aya Biran: "Il piccolo è arrivato in Italia che aveva solo un anno, ha vissuto tutta la sua vita qui"

“Eitan è cittadino italiano, non solo israeliano. Pavia è la sua casa dove è cresciuto, noi lo aspettiamo a casa. Siamo molto preoccupati per la sua salute”. Lo ha dichiarato Aya Biran, zia paterna del piccolo Eitan, unico sopravvissuto della tragedia del Mottarone, portato ieri in Israele dal nonno materno Shmuel.

“Eitan è arrivato in Italia che aveva solo un anno e 18 giorni, ha vissuto tutta la sua vita in Italia”, ha spiegato. “Ieri è avvenuto un evento gravissimo, un’altra tragedia per Eitan” che, “come programmato, è stato preso dal nonno materno Shmuel per una giornata in compagnia dei nonni. Ha lasciato la casa solo con i suoi vestiti estivi, il girello e la carrozzina”, “dicendo alle cugine ‘ci vediamo stasera’ e promettendo di comprare anche a loro un giocattolo. Eitan non è tornato mai a casa”, ha proseguito la donna.

“Il suo letto è vuoto, i suoi giochi e vestiti lasciati indietro, la sua nuova scrivania, il suo nuovo zaino scolastico, quaderni, astuccio e libri pronti per iniziare l’anno scolastico domani, lunedì 13 settembre”, ha sottolineato Biran. “Nell’ultima settimana ha già fatto il suo primo giorno, insieme alla cugina della stessa età” e “hanno fatto l’inserimento”. Eitan, spiega la zia, “è stato iscritto alla scuola dai suoi genitori, a gennaio 2020, nello stesso istituto in cui ha frequentato l’ultimo anno della scuola materna”.

“Eitan è seguito attualmente da un fisiatra, una fisioterapista, e dev’essere sottoposto regolarmente a queste terapie per il suo bene. Deve essere sottoposto proprio questa settimana a visite di controllo ospedaliere, una a Torino e una a Pavia”, ha concluso la zia paterna del bambino.

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