Si arricchivano con il business dei rifiuti: coinvolto anche un dipendente comunale

(LaPresse) Cinque misure cautelari e sequestro di beni per oltre due milioni e mezzo di euro nei confronti dei titolari di società di noleggio mezzi per la raccolta dei rifiuti e per un funzionario del comune di Partinico in provincia di Palermo. Tre sono finiti ai domiciliari (gli amministratori di diritto e di fatto di imprese operanti nel settore dei rifiuti e già destinatarie di provvedimenti interdittivi antimafia per comprovati collegamenti con esponenti mafiosi del mandamento di San Giuseppe Jato), per un quarto è scattato l’obbligo di dimora (amministratore di diritto e socio di alcune delle imprese) mentre nei confronti di un dipendente comunale è stata applicata la misura interdittiva della sospensione dall’esercizio del pubblico. Per i magistrati sono responsabili, a vario titolo, dei reati di bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni e quote societarie, inadempimento di contratti per pubbliche forniture, utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, riciclaggio e autoriciclaggio.

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