Probabile lite tra manifestanti e camionista, che si è poi costituito. Adl Cobas: "Un camion ha forzato il picchetto, poi è fuggito"

Si è costituito l’autista del camion che stamattina a Biandrate, nel Novarese, ha investito e ucciso il sindacalista Si Cobas Adil Belakdim. L’uomo, dopo essersi allontanato a grande velocità dall’ingresso del centro distribuzione Lidl, raggiunto il casello autostradale Novara Ovest sull’ A4, ha chiamato il 112, venendo subito raggiunto da un equipaggio del comando provinciale dei carabinieri di Novara. Il giovane è stato arrestato per omicidio stradale, resistenza e omissione di soccorso.

La vittima, 37 anni, era un coordinatore Si Cobas di Novara. “Ucciso da un camion il nostro Coordinatore dei SiCobas Novara Adil durante lo sciopero nazionale in corso”, ha denunciato stamattina il sindacato Si Cobas lavoratori autorganizzati. “Il camion è fuggito dopo aver investito Adil”, hanno detto i rappresentanti del Si Cobas.

“Durante lo sciopero nazionale della logistica indetto da Adi Cobas e Sì Cobas hanno ammazzato il coordinatore di Novara – scrivono sulla pagina Facebook il gruppo Adl Cobas Lombardia -. Un camion ha forzato il picchetto”.

Adil Belakdim, coordinatore Si Cobas di Novara, sarebbe stato investito questa mattina intorno alle 7.30 a Biandrate. Poco dopo sul posto è giunto Attilio Fasulo, segretario della Cgil Novara a cui, secondo quanto riferito a LaPresse, i presenti avrebbero raccontato “di una discussione fra il camionista con una ventina di manifestanti Si Cobas. L’autotrasportatore a quel punto avrebbe tentato di forzare il picchetto per entrare nel magazzino della Lidl di Biandrate”.

Adil, 37 anni, lascia due figli. Fasulo spiega che la situazione nell’azienda era da tempo complicata: “Qui ci sono circa 300 operai, c’è una forte presenza di migranti, soprattutto nei reparti più duri. Da tempo Cgil, Cisl e Uil avanzano rivendicazioni sul superamento delle differenze. Abbiamo continuato a porre la questione perchè la situazione stava determinando tensione. Abbiamo più volte chiesto all’azienda di non avvelenare i pozzi”. Fasulo aggiunge che vista la tensione del momento, il sole e il caldo qualcuno dei presenti sta accusando dei leggeri malori per i quali sono stati allertati i sanitari.

Il cordoglio del premier e della politica per la morte del sindacalista

“Sono molto addolorato per la morte di Adil Belakhdim. È necessario che si faccia subito luce sull’accaduto“. Lo dichiara il premier Mario Draghi al suo arrivo a Barcellona. Anche il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, parla di fatto “gravissimo quello che è accaduto di fronte ai cancelli di un magazzino di Biandrate, vicino Novara. La tragica morte del sindacalista Adil Belakhdim è avvenuta in circostanze che andranno immediatamente chiarite. Nel settore della logistica stiamo assistendo ad una escalation intollerabile di episodi di conflittualità sociale che richiedono risposte urgenti. Alla famiglia del sindacalista la nostra vicinanza”.

“È un fatto di una gravità inaudita la morte del sindacalista di 37 anni, padre di due figli, investito stamattina durante un presidio sindacale davanti ai cancelli della Lidl di Biandrate, nel Novarese insieme ad altri due lavoratori feriti”, ha detto oggi il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra. “Siamo profondamente vicini alla famiglia di questo nostro collega. Autorità giudiziaria e Forze dell’Ordine dovranno fare piena chiarezza perché è davvero intollerabile quello che è accaduto. Ora basta. Nel settore dellla logistica si stanno consumando episodi continui di violenza, di intimidazione e di incivilta’ che riportano indietro nel tempo le relazioni industriali nel nostro paese. La Cisl condanna fermamente questo clima di ostracismo nei confronti della libera attività sindacale in particolare in un settore dove in molti casi perdura una situazione selvaggia di sfruttamento dei lavoratori, di mancato rispetto dei contratti, dei diritti e delle tutele fondamentali”.

“La morte del sindacalista nel novarese, mentre era in corso un’iniziativa sindacale, è un fatto sconvolgente. Esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari della vittima e ci affidiamo all’Autorità giudiziaria e alle Forze dell’Ordine affinché sia fatta chiarezza sull’accaduto”. Lo dice Pierpaolo Bombardieri, segretario generale Uil. “E’ il momento del dolore e del silenzio, per il rispetto dovuto a chi ha subito questa tragedia. Tuttavia, dobbiamo riflettere con urgenza sul fatto che nel Paese c’è un clima che preoccupa moltissimo, la tensione sociale rischia di superare il limite di guardia e in alcune realtà e situazioni le tutele non sono affatto garantite e perdurano lo sfruttamento e la mancanza di sicurezza. Bisogna, dunque, affermare, con grande senso di responsabilità, il principio irrinunciabile del rispetto della vita, della priorità del lavoro e della difesa dei diritti delle lavoratrici e dei lavoratori. La ripresa e la crescita non possono determinarsi a discapito di questi valori. Nessuna violenza potrà mai essere tollerata“, aggiunge.

Guarda anche: Morte sindacalista, Ficco (Uilm): “Intollerabile morire per le proprie idee”

Guarda anche: Sindacalista morto, Fiom: “Tragedia che rende l’idea di cosa succede in Italia”

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata