Sull'incidente indaga la Procura di Verbania: Non hanno funzionato i freni di sicurezza. Video delle telecamere di sorveglianza avrebbero ripreso le immagini dell'incidente

A quasi 48 ore dalla tragedia, c’è cauto ottimismo per Eitan, il bambino di 5 anni unico sopravvissuto della strage della funivia Stresa-Mottarone che, domenica, ha causato 14 morti. Oggi i medici inizieranno a risvegliare il piccolo, che è ricoverato sotto sedazione a Torino. Sequestrati i video delle telecamere di sorveglianza che avrebbero ripreso le immagini dell’incidente. 

Dopo la tragedia della funivia del Mottarone, resta lo strazio dei parenti delle 14 vittime e la speranza per il piccolo, unico sopravvissuto. Intanto vanno avanti le indagini: il cavo tranciato e il mancato funzionamento del sistema di freni di emergenza sono i punti chiave dell’indagine aperta dalla Procura di Verbania. C’è anche il “disastro colposo” tra i reati ipotizzati dalla procura La nuova ipotesi di reato si aggiunge all’omicidio plurimo colposo e alle lesioni colpose per il bimbo ferito. “Il sistema frenante di sicurezza della funivia “non ha funzionato” ha spiegato ieri la procuratrice Bossi.

Il lutto cittadino a Stresa

Le strade deserte, il silenzio e la commozione. Due lumini e un fiore lasciati ai piedi della funivia. Dopo la tragedia del Mottarone, che ha provocato la morte di 14 persone, la città di Stresa si è stretta nel lutto: “Stare vicini alle famiglie è un dovere istituzionale” ha detto la sindaca, Marcella Severino. Da quando è arrivata sul luogo del dramma, domenica, non ha smesso di avere le lacrime agli occhi. Nessuna delle vittime è del comune del Verbania – Cusio – Ossola ma il dolore è lo stesso. Alle 12 di ieri le campane del paese hanno suonato 14 rintocchi: uno per ogni vittima. Quattordici i minuti di silenzio, in cui tutte le attività hanno abbassato le serrande, alla stessa ora. “Ringrazio la sindaca per aver voluto il lutto cittadino” ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini. “È chiaro che in un momento di ripartenza come in tutto il Paese questa comunità è stata particolarmente colpita da questo evento – ha aggiunto il ministro alla conferenza stampa del Palacongressi di Stresa – La comunità ha dimostrato non solo responsabilità ma anche grande partecipazione”.

L’azienda di manutenzione: ultimo controllo il 3 maggio

Sulla base dei documenti in suo possesso e delle verifiche interne effettuate, l’azienda altoatesina Leitner che si occupa di manutenzione, in relazione alla tragedia ha reso noto l’elenco dei controlli e delle manutenzioni portate a termine negli ultimi mesi, secondo le prescrizioni della normativa vigente, sulla base del contratto di manutenzione sottoscritto con la società di gestione Ferrovie del Mottarone. L’ultimo è stato il 3 maggio scorso, con la manutenzione e il controllo delle centraline idrauliche di frenatura dei veicoli.In precedenza, dal 29 marzo al 1 aprile, erano stati fatti controlli non distruttivi su tutti i componenti meccanici di sicurezza dell’impianto previsti dalla revisione quinquennale, in scadenza ad agosto 2021. Quindi effettuati in anticipo sui tempi. Ancora prima, il 18 marzo prove di funzionamento dell’intero sistema d’azionamento; il 4 e 5 marzo lubrificazione e controlli dei rulli e delle pulegge delle stazioni; il 1 dicembre 2020 finti tagli (prova che prevede una simulazione della rottura della fune traente e conseguente attivazione del freno d’emergenza) effettuati su entrambe le vetture; il 5 novembre 2020 controllo periodico magnetoinduttivo delle funi traenti (e di tutte le funi dell’impianto) come da disposizione del decreto dirigenziale del Ministero dei Trasporti n.144 del 18/05/2016 (periodicità imposta una volta all’anno) con esito positivo.

 

 

 

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