"Il governo e tutte le istituzioni sono al lavoro per comprendere le cause di quanto accaduto", ha detto il ministro

Non hanno funzionato i freni di sicurezza della funivia del Mottarone precipitata ieri, causando la morte di 14 persone: grave in ospedale un bambino di 5 anni unico sopravvisuto. Lo ha spiegato il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi: ‘è anche il “disastro colposo” tra i reati ipotizzati dalla procura di Verbania . La nuova ipotesi di reato si aggiunge all’omicidio plurimo colposo e alle lesioni colpose per il bimbo ferito. “Il sistema frenante di sicurezza della funivia “non ha funzionato” ha spiegato il procuratore.

A poche ore dalla tragedia del Mottarone, a Stresa, dove ieri è caduta una cabina della funivia provocando la morte di 14 persone, il ministro Enrico Giovannini e il capo della protezione civile Fabrizio Curcio, insieme al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, hanno partecipato al tavolo organizzato al Palacongressi di Stresa per fare il punto sull’incidente. “Questo non è un buongiorno, è un giorno triste“, ha detto il ministro durante la conferenza stampa al Palacongressi di Stresa sull’incidente alla funivia del Mottarone. “Il governo è impegnato anche a stare vicino alle vittime, in particolare al bambino sopravvissuto, che è stato già raggiunto da un familiare. Bisognerà stare vicini anche quando si spegneranno i riflettori”, ha aggiunto Giovannini.

Procura di Verbania: Difficile recupero della cabina

La cabina crollata ieri a pochi metri dalla vetta al Mottarone dovrà essere recuperata per compiere parte dei rilievi necessari alle indagini. “La cabina è in una zona impervia”, ha detto il procuratore di Verbania, Olimpia Bossi. Al momento è stata coperta con dei teli per il maltempo. Secondo quanto riferito dal procuratore, l’incarico per alcune perizie potrebbe essere affidato al Politecnico di Torino. “Abbiamo già preso contatti”, ha spiegato Bossi.

L’azienda di manutenzione: ultimo controllo il 3 maggio

Sulla base dei documenti in suo possesso e delle verifiche interne effettuate, l’azienda altoatesina Leitner che si occupa di manutenzione, in relazione alla tragedia ha reso noto l’elenco dei controlli e delle manutenzioni portate a termine negli ultimi mesi, secondo le prescrizioni della normativa vigente, sulla base del contratto di manutenzione sottoscritto con la società di gestione Ferrovie del Mottarone. L’ultimo è stato il 3 maggio scorso, con la manutenzione e il controllo delle centraline idrauliche di frenatura dei veicoli.In precedenza, dal 29 marzo al 1 aprile, erano stati fatti controlli non distruttivi su tutti i componenti meccanici di sicurezza dell’impianto previsti dalla revisione quinquennale, in scadenza ad agosto 2021. Quindi effettuati in anticipo sui tempi. Ancora prima, il 18 marzo prove di funzionamento dell’intero sistema d’azionamento; il 4 e 5 marzo lubrificazione e controlli dei rulli e delle pulegge delle stazioni; il 1 dicembre 2020 finti tagli (prova che prevede una simulazione della rottura della fune traente e conseguente attivazione del freno d’emergenza) effettuati su entrambe le vetture; il 5 novembre 2020 controllo periodico magnetoinduttivo delle funi traenti (e di tutte le funi dell’impianto) come da disposizione del decreto dirigenziale del Ministero dei Trasporti n.144 del 18/05/2016 (periodicità imposta una volta all’anno) con esito positivo.

La commissione del governo: al lavoro per conoscere le cause

“Il governo e tutte le istituzioni sono al lavoro per comprendere le cause di quanto accaduto, ma sono al lavoro anche per stare vicini alle famiglie”, ha detto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Giovannini durante la conferenza stampa. “Il ministero già ieri sera ha istituito una Commissione che si aggiunge a quelle già competenti sulle indagini della magistratura”, ha aggiunto. “È importante che tutti mettano a disposizione la documentazione ma soprattutto che ci sia uno spirito di collaborazione con le istituzioni, come abbiamo già visto”.

Dalla Cei, a Fontana e De Caro: le reazioni alla tragedia

“La tragedia della funivia sul Mottarone, costata ieri la vita a 14 persone, “ha colpito tantissimo la Lombardia, tantissime vittime sono nostri concittadini: una cosa su cui è davvero difficile fare qualunque tipo di commento”, ha detto il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana su Canale5, sottolineando che il dramma è avvenuto nel “giorno in cui riaprivano per noi lombardi gli impianti a filo: sembrava un giorno di ripresa generale, invece è successa questa tragedia inaccettabile“. “Questa mattina la nostra città si sveglia più triste e con un grande peso sul cuore”, ha detto anche il sindaco di Bari, Antonio Decaro: fra le 14 vittime, infatti, c’è una coppia originaria di Bari: Roberta Pistolato, guardia medica, che proprio ieri festeggiava il suo 40esimo compleanno, e il marito Angelo Vito Gasbarro, 45. La coppia viveva a Castel San Giovanni, in provincia di Piacenza. “Mentre si accertano le cause dell’incidente, Bari piange le vittime di queste giornate maledette, e si stringe con un abbraccio forte alle famiglie che in queste ore devono far fronte a un dolore immenso”, ha concluso Decaro.

I vescovi italiani, riuniti a Roma per la 74esima Assemblea Generale che verrà aperta oggi pomeriggio da Papa Francesco, esprimono la loro sentita partecipazione al dolore di quanti sono stati colpiti dal tragico incidente alla funivia Stresa-Mottarone e assicurano preghiere di suffragio per le quattordici vittime. È quanto si legge in una nota della Cei in cui i vescovi sotolineano di essere “profondamente colpiti da quanto avvenuto, si stringono al piccolo sopravvissuto e ai familiari delle vittime assicurando la vicinanza di tutta la Chiesa in Italia

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