Decine di persone partecipano alle ricerche: hanno raccolto l'appello del padre del piccolo scomparso il 3 agosto assieme alla mamma trovata morta
I resti individuati da uno dei volontari impegnati nelle ricerche del piccolo Gioele a Caronia sono resti umani e apparterrebbero a un bambino. È quanto si apprende da fonti sul luogo. Le stesse fonti riferiscono che probabilmente potrebbe trattarsi proprio dei resti di Gioele: a indicarlo la maglietta ritrovata. Bisognerà comunque attendere il riconoscimento ufficiale.
Ci sarà bisogno del Dna per avere la certezza che i resti trovati nei boschi di Caronia sono quelli di Gioele. Secondo quanto si apprende da fonti presenti sul posto è stato ritrovato solo il tronco, un femore e dei peli che potrebbero essere capelli, ma anche peli di animale. Il corpo, ormai certo che si tratti di un bambino è stato straziato dagli animali selvatici quindi impossibile effettuare a vista il riconoscimento. Sul posto si trova ancora il procuratore Angelo Cavallo, la polizia scientifica e il medico legale.
E' un carabiniere in congedo di Capo d'Orlando il volontario che ha ritrovato i resti, che molto probabilmente sono di Gioele. A confermarlo ai microfoni di Rainews 24 Francesco Radici, anche lui accorso per le ricerche del figlio di Viviana, la dj di 43 anni trovata morta nei boschi di Caronia, dopo l'appello di Daniele Mondello. "Ha trovato dei resti – ha detto – che sembravano umani e mi ha chiamato…".
"Mi sono infilato dove gli altri non passano". Così ai microfoni di rainews 24 Giuseppe Di Bello, l'ex carabiniere di Capo d'Orlando, che oggi ha ritrovato i resti molto probabilmente di Gioele. Alla domanda se vicino al corpo martoriato c'erano resti di animale, il volontario ha risposto: "Sì".
Dopo la segnalazione giunta in mattinata sul posto è subito arrivato anche il procuratore di Patti, Angelo Cavallo.
"No, assolutamente". Così Daniele Mondello, il padre del piccolo Gioele, ha risposto al Tg2 a una domanda se la moglie, Viviana Parisi, scomparsa il 3 agosto con il figlio e ritrovata morta l'8, avrebbe mai fatto del male al bambino.
Da questa mattina l'Esercito partecipa alle ricerche nelle campagne lungo l'autostrada A20 Messina-Palermo, nella zona di Caronia. Le ricerche restano coordinate da Protezione civile e vigili del fuoco, mentre anche circa 300 volontari sono giunti sul posto e si stanno organizzando per battere aree non raggiunte dalle altre forze in campo. L'intervento dell'Esercito è stato richiesto dalla prefettura e definito ieri nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato tutte le componenti operative attualmente impiegate nelle attività di ricerca, che proseguiranno ininterrottamente e con il massimo impiego delle forze disponibili e delle tecnologie in dotazione.
Continueranno, infatti, ad operare 21 unità di personale dei vigili del fuoco di Messina, comprese quattro squadre cinofile, tre topografi applicati al soccorso e un'unità di comando locale su autofurgone UCL, 14 unità del Dipartimento Regionale di Protezione civile, comprese tre squadre cinofile, 6 unità del Corpo Forestale e 2 unità del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza.A questi da oggi si aggiungono tre aliquote da 10 uomini ciascuna della Brigata Meccanizzata 'Aosta', i cui rappresentanti erano presenti all'incontro di ieri, che saranno impegnate in attività di rastrellamento delle zona ove è avvenuta la scomparsa, ormai estesasi per un'area pari a circa 750 ettari. Il prefetto di Messina ha dichiarato ieri che il piccolo Gioele è, ormai, "entrato nel cuore di tutti e che nulla è stato lasciato di intentato per raggiungere l'obiettivo del suo ritrovamento".
Decine di persone hanno anche risposto all'appello del padre del bambino, Daniele Mondello, che su Facebook ha chiesto di partecipare alle ricerche del figlio.
Invito tutti quelli che si vogliono unire alle ricerche di mio figlio Gioele a presentarsi mercoledì 19 agosto presso il…
Pubblicato da DANIELE MONDELLO su Lunedì 17 agosto 2020
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