La guardia costiera guida le ricerche, rese difficoltose dal maltempo.I sindacati intanto proclamano lo sciopero immediato

La forte tempesta abbattutasi mercoledì su Taranto ha provocato un cedimento a catena di tre gru posizionate sulla banchina su una delle quali si trovava il gruista disperso, caduto in mare nell'area antistante la banchina stessa. Le ricerche sono tutt'ora in corso. Le operazioni, rende noto la Capitaneria di porto-Guardia costiera di Taranto, a coordinando le operazioni e sono in corso le azioni volte alla messa in sicurezza dell'area per consentire una maggiore efficacia nelle operazioni di ricerca del disperso la questa "sono rese difficoltose a causa della torbidità delle acque e del pericolo conseguente alla presenza dei rottami e delle gru pericolanti e rese instabili dal fortunale occorso". 

L'autorità giudiziaria ha disposto il sequestro dell'intera area. La Capitaneria di porto ha emesso un'ordinanza di interdizione alla navigazione, "in considerazione delle condizioni di pericolo in atto, nello specchio acqueo per un raggio di 250 metri dalla sommità del molo ove è avvenuto l'incidente". 

In seguito al gravissimo incidente Fim, Fiom, Uilm e Ugl hanno indetto uno "sciopero immediato". "Ormai da anni – scrivono i sindacati – assistiamo a continui rinvii e mancanza di assunzioni di responsabilità da chi è deputato a garantire la sicurezza della fabbrica dal punto di vista del rispetto della vita umana. Fim, Fiom, Uilm e Ugl dichiarano che la forma di protesta messa in atto quest'oggi non terminerà sino a quando azienda, istituzioni locali, regionali e nazionali e organi di controllo, ognuno per il proprio ruolo, forniranno le dovute indicazioni a garanzia dei lavoratori e cittadini di questo territorio".

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