Lungo post del sindaco su Facebook che parte dall'invito a pregare per la piccola Noemi le cui condizioni sono "critiche ma stabili". Critica ai ritardi dello Stato. La replica di Salvini. La conferenza stampa dei medici del Santobono: "Condizioni critiche ma stabili. Attenzione ai rischi di infezione"

Condizioni critiche ma stabili. La prognosi per la piccola Noemi, la bambina di 4 anni ferita nella sparatoria in pieno centro di Napoli, resta riservata. La conferenza stampa dell'equipe pediatrica del Santobono, ha aggiunto poche novità: Tac ed ecocardio hanno detto che non sembrano esserci problemi dal punto di vista del midollo spinale e del cuore, ma i medici temono soprattutto le infezioni, perché, "nella ferita ci sono frammenti ossei e addirittura pezzi di indumenti" che pongono qualche rischio da questo punto di vista. È stata quindi "aggiustata" la terapia antibiotica già in atto. Nei prossimi giorni, si proverà a estubare la bambina per verificare se le sue condizioni restano stabili senza l'ausilio delle macchine. Resta il fatto che si tratta di una ferita grave, "una ferita da guerra" l'ha definita il primario di Chirurgia pediatrica del Santobono, Giovanni Giaglione.

Secondo il comunicato ufficiale la bimba "è strettamente monitorata nei parametri vitali e sono stati effettuati esami ematochimici e strumentali che hanno evidenziato la stabilità emodinamica della paziente". Nelle ultime 48 ore "non vi sono stati episodi di desaturazione e ipotensione che si erano presentati durante l'intervento e nelle prime 24 ore – spiegano i medici -. Successivamente all'intervento chirurgico effettuato nella notte di venerdì non è stato necessario effettuare ulteriori trasfusioni". Il proiettile che l'ha colpita è un calibro 9 di tipo 'full metal jacket' che ha trapassato i polmoni.

De Magistris – Sulla vicenda, il sindaco Luigi De Magistris ha deciso di scrivere un lungo post su Facebook. Un testo che sembra rivolto, prima di tutto, ai napoletani ma è anche un atto di accusa ai ritardi dello Stato. Con dentro un duro attacco al ministro degli Interni Matteo Salvini (che in serata ha fatto visita alla piccolae anche agli "eroi (di merda) di Gomorra": "La piccola Noemi lotta tra la vita e la morte in Ospedale per sconfiggere i danni che il proiettile di una pistola usata da un vile criminale disumano senza cuore le ha procurato trafiggendole i polmoni. La città è sconvolta, il popolo prega per questa figlia di Napoli. Il pensiero di noi tutti alla famiglia di Noemi è costante. Napoli non merita questo, non lo merita il popolo napoletano per quello che sta facendo in questi anni. L'agguato di venerdì pomeriggio, come l'omicidio di qualche settimana fa davanti la scuola nel quartiere San Giovanni, sono storie della nostra città, spaccati della nostra vita quotidiana che sappiamo esistenti, ma sono oggi fortemente contrastati dalla Napoli che ha preso il predominio. La città dell'energia umana contagiosa, la città della rinascita culturale senza precedenti, la città della democrazia partecipativa e dei beni comuni, la Napoli dei record turistici e dello sviluppo sostenibile, devono sconfiggere ora, definitivamente, questa barbarie. È questa l'ora per dare i colpi ferali e di sconfiggere questi nemici della città. Napoli e i napoletani onesti, la stragrande maggioranza, stanno dando e facendo il massimo".

"In Italia e nel Mondo – prosegue de Magistris – si parla sempre di più della rinascita di Napoli e del miracolo compiuto in modo autonomo dai napoletani e dal laboratorio politico partenopeo. I numeri dei reati commessi a Napoli non descrivono un'emergenza, addirittura una netta diminuzione rispetto a tante città italiane ed europee. Ma quando si spara davanti ad una scuola di periferia o dinanzi ad un bar in una piazza zeppa di gente in pieno giorno, la città e il Sindaco hanno il diritto/dovere di interrogare lo Stato, del quale ho anche fatto parte da magistrato. La domanda ricorrente che mi rivolgono i cittadini da mesi e mesi è la sicurezza, funzione di competenza dello Stato. Segnale, quindi, inequivocabile che la città e le istituzioni locali, per il resto, rispondono su altri fronti quando chiamate. Lo Stato nelle sue funzioni risponde meno, ma andiamo con ordine. In termini di risorse economiche per la città di Napoli lo Stato sinora è stato distante, finanche ostile. Questo significa anche poche risorse per servizi strategici per realizzare quelle reti sociali necessarie per togliere terreno fertile al crimine. Sul fronte sicurezza, il ministro dell'Interno Salvini ha reso sinora il Paese più insicuro e più violento. Aumentano i reati a sfondo razziale; crescono le violenze su bambini e donne; si rafforza l'odio sociale e il sentimento del rancore; si consolida il pericolo del terrorismo internazionale per le politiche di odio nei confronti dei popoli di fede mussulmana; aumentano corruzioni e collusioni, con indagini anche verso esponenti dello stesso Governo; si diffonde l'uso delle armi, anche con l'utilizzo indiscriminato della legittima difesa, il tutto condito dal bullismo istituzionale plasticamente rappresentato dal Ministro Salvini con il mitra in mano. Un ministro muscolare con i deboli e molto molle con i forti. Un Ministro quasi mai presente al Viminale perché sempre impegnato in campagna elettorale, tra un comizio e l'altro, anche mentre si diffondeva la notizia della bimba napoletana in rianimazione, non esitava a farsi immortalare da un selfie con tanto di sua dichiarazione. Del resto nelle sue immagini e frasi che posta sui social il Ministro in genere o mangia o spara cazzate. Sig. Ministro, a proposito di sicurezza, attendiamo ancora le centinaia di donne e uomini delle forze di polizia che si era impegnato in autunno scorso a destinare alla città di Napoli. Magari faccia meno comizi e invii le centinaia di donne e uomini delle forze di polizia che la circondano quando si muove nei territori italiani a garantire la sicurezza degli abitanti del nostro Paese".

"Ad un Sindaco – conclude de Magistris – ogni giorno viene chiesto di tutto, giustamente, da centinaia di suoi concittadini. Spesso mi chiedono conto anche degli omicidi su cui purtroppo non posso più indagare, come un tempo. Oggi il Sindaco di Napoli, dopo otto anni di lavoro senza un attimo di sosta, dopo i risultati eccellenti che la città tutta sta raggiungendo con il suo popolo, interpretando la richiesta assordante dei suoi concittadini, ha il diritto/dovere di chiedere allo Stato di fare di più in quella che forse è l'unica vera funzione che ancora gli spetta in via esclusiva: prevenire il crimine e reprimerlo. In questo modo ci aiutate anche a distruggere il modello drogato, per alcuni vergognosamente vincente, degli eroi (di merda) di Gomorra. Una droga mediatico-comunicativo-artificiale che rischia di corrodere cervello, anima e cuore di centinaia di giovanissimi. Non fate l'errore di sottovalutare questo simbolismo affascinante del male. La nostra parte l'abbiamo fatta e la continueremo a fare, giorno e notte. Napoli sta scalando vette di luce impensabili sinora. Chiediamo allo Stato di toglierci il buio della zavorra criminale in modo che il suono della cultura vinca definitivamente sul rumore delle pistole".

Matteo Salvini – A stretto giro arriva la replica di Salvini che, dopo aver elencato i dati sulla riduzione dei reati (-15%) già resi noti nei giorni scorsi, attacca a sua volta De Magistris e Renzi (che ne aveva chiesto le dimissioni):  "Dobbiamo fare sempre di più e sempre meglio, ma agli insulti di De Magistris e Renzi rispondiamo con i fatti e con le statistiche. Un altro 'fatto' è l'assunzione di 8mila donne e uomini per le Forze dell'Ordine e i Vigili del Fuoco, che ci aiuteranno ancora di più a contrastare i criminali. E con il Decreto sicurezza abbiamo dato più fondi e poteri agli amministratori locali: infatti il Comune di Napoli ha potuto assumere 53 nuovi vigili. De Magistris faccia il sindaco e Renzi faccia il senatore: i napoletani e i fiorentini meritano di più". 

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