Contestata la truffa aggravata per conseguimento di erogazioni pubbliche
Nuove accuse in arrivo contro Mimmo Lucano, il sindaco sospeso di Riace, la città della Locride diventata simbolo della accoglienza dei migranti. Dalla procura di Locri sarebbe arrivato un avviso di conclusione indagini. Contestata la truffa aggravata per conseguimento di erogazioni pubbliche. Sarebbe contestata una falsa attestazione sulla conformità alle norme vigenti in materia di idoneità abitativa di strutture di accoglienza. Con Lucano ci sarebbero anche altri indagati.
"Non compete a un sindaco, ma a un tecnico il certificato di abitabilità", commenta Lucano sui nuovi guai giudiziari che lo vedono coinvolto. "Come mai è sempre sotto accusa il modello Riace? Come mai, ad esempio le autorità non si sono preoccupate se mancasse il certificato di abitabilità nelle baraccopoli di San Ferdinando?. A Riace ci siamo sempre attivati per dare risposte alla prefettura che ci chiedeva soluzioni per rispondere a delle emergenze. Lo abbiamo sempre fatto anche per una questione di sensibilità umana", aggiunge.
Giovedì Lucano è stato rinviato a giudizio nell'ambito dell'inchiesta 'Xenia'. Secondo gli inquirenti il sindaco e altri 26 imputati sarebbero coinvolti in un'associazione a delinquere ai danno dello Stato per la gestione dei fondi destinati all'accoglienza dei migranti.
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