"Quella famosa mattina, vennero degli agenti della Polizia per recuperare uno dei cosiddetti colpevoli. Erano una quarantina di agenti in borghese pronti ad aprire porta per porta, ma gliel’abbiamo consegnato noi". Così John Seck, portavoce degli occupanti nordafricani dell’ex fabbrica di penicillina di Roma. "Abbiamo chiesto agli agenti cosa gli servisse e una volta identificata la persona tramite fotografia ci hanno impiegato un minuto e trenta secondi per arrestare il colpevole".
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