L'ecomostro di Bari è stato abbattuto nel 2006. I costruttori chiesero di essere risarciti

L'Italia viene di nuovo condannata per la confisca di Punta Perotti, "ecomostro" abbattuto nel 2006. La Corte europea dei diritti umani ha stabilito che le autorità del nostro Paese non avevano il diritto di confiscare terreni con costruzioni abusive prima di una condanna formale dei titolari. La sentenza riguarda Punta Perotti (Bari), Golfo Aranci (Olbia), Testa di Cane e Fiumarella di Pellaro (Reggio di Calabria).

La sentenza è uguale a quella con cui la Corte europea aveva già condannato lo Stato Italiano nel 2012 a risarcire con 49 milioni di euro la società che aveva realizzato il complesso edilizio sul lungomare di Bari.

 

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