Il 3 giugno dello scorso anno durante la finale di Champions tra Juve e Real si è scatenato il panico: più di mille i feriti nella calca e una donna morta
"Mi è stato notificato dalla Procura di Torino l'atto con la chiusura delle indagini per piazza San Carlo. Resto a disposizione della magistratura, come lo sono sempre stata". Lo ha fatto sapere la sindaca di Torino, Chiara Appendino. A 10 mesi da quella tragica notte, la procura ha chiuso l’inchiesta notificando i primi avvisi di chiusura indagine. L'atto anticipa di solito la richiesta di rinvio a giudizio.
Era il 3 giugno dello scorso anno, la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid veniva trasmessa nella piazza principale torinese che si è trasformata in un inferno. In pochi secondi è scattato il panico: in migliaia terrorizzati hanno iniziato a fuggire dopo la notizia di un presunto attentato. Nella calca 1.526 persone sono rimaste ferite e una donna, Erica Pioletti, di 38 anni, è morta in ospedale dopo 12 giorni di agonia.
A ricevere, fra gli altri, l'avviso di chiusura indagini è stato anche il dirigente del commissariato di polizia Centro Alberto Bonzano, come si apprende da fonti legali. L'inchiesta, aperta dai pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Antonio Rinaudo della Procura di Torino, aveva portato all'iscrizione di 21 persone nel registro degli indagati, tra cui anche la sindaca Appendino, l'ex questore Angelo Sanna e il prefetto Renato Saccone, con l'ipotesi di reato di omicidio colposo, lesioni colpose e disastro colposo.
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