La cronista di Repubblica è sotto scorta dal 2013

Una busta con un proiettile è stata recapitata nella sede della redazione del Fatto quotidiano, ma il plico era indirizzato alla cronista di Repubblica Federica Angeli che dal 2013 vive sotto scorta per le inchieste che ha condotto sulla mafia a Ostia. Il pacco è stato sequestrato dalla squadra mobile.

Sui social network la giornalista – di recente sentita come parte lesa nel processo ad Armando Spada – commenta l'accaduto e invita al coraggio. "Volevate farmi sentire che sono nel mirino? Lo sapevo già – scrive -. Non c'era bisogno vi scomodaste. Volevate rovinarmi la giornata e farmi tremare lo stomaco? Ok. Bravi. Ma domani passa. Stringo forte tutti voi amici miei. Mandarvi un sorriso ora sarebbe ipocrita. Ma vi invito al coraggio, anche oggi. Anche se ce la mettono tutta per farci passare la voglia di lottare. Noi siamo qui. A schiena dritta. #amanodisarmata".

Seguono a pioggia, soprattutto sui social network, le dichiarazioni di solidarietà alla cronista minacciata. A cominciare da quella del direttore di Repubblica, Mario Calabresi, che le assicura: "Siamo con te ogni giorno". L'ordine dei giornalisti e la Fnsi annunciano poi che saranno in tribunale con la giornalista il 19 aprile, quando Angeli dovrà testimoniare in un processo contro il clan Spada. "Il 19 aprile saremo in aula, insieme ad Usigrai, Articolo 21, No bavaglio e altre associazioni", garantiscono.

Dal mondo politico i primi a mettersi al fianco della giornalista sono, seppure da sponde politiche opposte, il governatore del Lazio Nicola Zingaretti (Pd) e la sindaca Virginia Raggi (M5S). "Siamo con te e con le tue battaglie in difesa della legalità e contro le mafie", scrive il presidente della Regione Lazio. Mentre la prima cittadina lancia un monito: "Chi lotta contro la criminalità – dice – non deve essere mai lasciato solo". "Siamo tutti uniti a sostegno di Federica Angeli", conclude Raggi. Anche Mara Carfagna (Fi), vice presidente della Camera dei deputati, si schiera con la reporter. "Contro le mafie e contro ogni tentativo di intimidazione. Le minacce contro Federica Angeli sono minacce contro tutto il Paese – sottolinea -, che non si arrenderà mai a questi metodi meschini. Solidarietà a lei e a tutti i giornalisti che ogni giorno combattono e rischiano la vita per affermare la libertà di stampa".

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